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Data per morta, 20enne si risveglia durante la sepoltura: il caso

Data per morta, 20enne si risveglia durante la sepoltura mentre gli uomini delle onoranze funebri si preparavano a chiuderla nella bara

Data per morta, 20enne si risveglia durante la sepoltura. Accade a Southflied, nello Stato americano del Michigan, dove una ragazza di 20 anni si è risvegliata all’obitorio proprio quando gli addetti alle pompe funebri stavano per sigillare la sua bara e portarla al cimitero per completare la sepoltura. Questo perché diverse ore prima il personale medico l’aveva dichiarata morta.

Tutto ha inizio la scorsa domenica 23 agosto alle 7.30, quando Timesha Beauchamp, questo il nome della ragazza gravemente disabile con problemi psichici, ha rischiato di essere sepolta viva. I genitori l’avevano trovata priva di sensi dopo aver avuto un infarto. Immediati i soccorsi, con i medici che per circa 30 minuti hanno tentato di rianimare la ragazza, senza però riuscirci.

In un comunicato dei dottori di Southfield, si legge: «La 20enne non respirava. Data la diagnosi e le condizioni della paziente, è stato stabilito in quel momento che c’erano segni di vita». Quindi, scatta la procedura operativa standard: un medico del pronto soccorso dell’ospedale della zona, dopo aver riesaminato la paziente, la dichiara deceduta.

Data per morta, 20enne si risveglia

Per Timesha arriva dunque il momento della sepoltura, prima, però, viene messa in obitorio. Dopo qualche ora James H. Cole, dipendente dell’impresa di pompe funebri si rende conto che la giovane donna stava ancora respirando: «Stavano per sigillare la bara e farle vivere il peggiore degli incubi: essere seppellita viva», ha dichiarato Geoffrey Fieger, legale della famiglia.

Secondo la signora Fieger, madrina della ragazza, che di professione è infermiera, al momento dell’intervento dei medici il polso di Timesha rispondeva ancora ed è stato un errore dichiararla morta: «Quello che hanno fatto i medici avrà conseguenze per il resto della vita di Timesha».

Gli inquirenti di Southfield hanno detto che è stata aperta un’inchiesta, ma hanno insistito sul fatto che sia i medici e sia la polizia abbiano seguito le procedure standard. La ragazza è in condizione critiche, attaccata a un ventilatore in terapia intensiva nel Detroit Medical Center.

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