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Ossini: “Negazionisti come terrapiattisti. Vi racconto il mio calvario col Covid”

Massimiliano Ossini contro i negazionisti, l’intervista a ‘Il Corriere della Sera’

Massimiliano Ossini: “Negazionisti come terrapiattisti. Vi racconto il mio calvario col Covid”. Il conduttore racconta il suo calvario dopo il contagio da Covid in una intervista rilasciata ai microfoni de ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

Quando ha saputo di essere positivo al Covid19?
«Il 4 settembre, era un venerdì, mia moglie ed io ci siamo svegliati e di comune accordo abbiamo chiesto al nostro medico di famiglia di poter fare un tampone in laboratorio in quanto il giorno dopo saremmo dovuti partire per accompagnare nostra figlia che studia all’estero.

Che sintomi aveva?
«Avevo mal di testa e grande spossatezza; ero stranamente stanco, anche il pomeriggio precedente. Mia moglie, invece, al risveglio aveva i miei stessi sintomi ma anche del mal di gola».

Massimiliano Ossini: “Negazionisti? Il Covid-19 esiste”

Dove pensa di aver preso il virus?
«Sinceramente me lo chiedo tutt’ora, in quanto sono molto attento alle regole. Non ne ho idea. I sintomi li ho avuti qualche giorno dopo rientrato a casa dalla montagna. Questa estate tutta la nostra famiglia, prima di partire per le vacanze e durante il soggiorno stesso, soggiornando assieme, ha fatto sia il tampone che il test sierologico ma eravamo risultati tutti negativi. Durante le due settimane abbiamo, sia per scelta e sia per precauzione, frequentato poche persone esterne al nucleo familiare. L’unico evento, per altro lavorativo, a cui ho partecipato è stato quello del 20 agosto a Cortina».

Del Summerparty di Cortina si è parlato anche per i tanti tamponi positivi che ha provocato…
«Eravamo tanti ma all’aperto ed erano stati attivati tutti i protocolli di sicurezza e le persone, nella stragrande maggioranza, sono state attente e rispettose. A distanza di otto giorni avevo comunque accolto l’invito del sindaco nel sottopormi al tampone in quanto un ragazzo che aveva partecipato all’evento era risultato positivo; era il 28 agosto quando mi sono sottoposto al mio primo tampone, esito “negativo”. Gli ultimi giorni di vacanza li abbiamo trascorsi in casa tutti insieme, con i miei tre figli, i miei due nipoti, le mie cognate ed i miei suoceri. È difficile individuarne l’origine, vista l’attenzione collettiva».

[…] Fino ad oggi ha deciso di tenere tutto nascosto ma poi la voce è iniziata a diffondersi; come mai aveva deciso di non parlarne?
«Più che tenerlo nascosto, non ho voluto pubblicizzarlo. Non mi piaceva l’idea di “spettacolarizzare” una cosa così seria e delicata. In quel periodo sono stato sempre in famiglia e fortunatamente il rischio di aver contagiato qualcun altro era molto basso. […] Questo giustifica anche la mia assenza dai social network nel mese di settembre».

Massimiliano Ossini: “Negazionisti come terrapiattisti”

Oggi ha uno scopo.
«Sottolineare quanto il Covid19 sia una cosa seria e che bisogna rispettare a prescindere tutte le regole e indicazioni che lo Stato e il Ministero della Salute ci comunica quotidianamente; nel caso succeda, com’è successo purtroppo anche a me, escludendo i casi più gravi di cui non mi sento abbastanza informato per poterne parlare, l’isolamento e le indicazioni del medico sono la cura necessaria per poterne uscire, senza farsi prendere dall’ansia del momento».

Ha avuto paura?
«Come puoi non averla quando sai che di aver contratto un virus che il mondo intero sta ancora studiando? Diciamo che in generale non sono un tipo ansioso e sapere di essere giovane ed in salute mi ha aiutato molto. La preoccupazione era tutta rivolta ai genitori di mia moglie, non più giovanissimi ma fortunatamente anche loro ne sono usciti illesi».

Cosa pensa dei negazionisti?
«Penso che siano paragonabili a coloro che sostengono che la terra non sia rotonda. Il Covid-19 esiste, si può discutere sulle sue origini o sulle misure di contenimento ma non di certo sulla sua esistenza. E’ una cosa seria, bisogna avere rispetto di tutte le vittime ma soprattutto dei medici che, giorno e notte, lavorano per noi».

[…] E ora la ripresa in televisione?
«Siamo già alla seconda riunione e stiamo definendo le puntate ed eventuali novità. Torno in onda dal 5 dicembre con “Linea Bianca” ed a breve inizieremo le registrazioni sulle vette più alte delle nostre montagne».

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