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Spettacolo

Roby Facchinetti: “Mia moglie ha avuto una grande ‘sfortuna’. Covid? Mi sento un sopravvissuto”

Roby Facchinetti sulla moglie e non solo, l’intervista a ‘Vanity Fair’

Roby Facchinetti: “Mia moglie ha avuto una grande ‘sfortuna’. Covid? Mi sento un sopravvissuto”. L’artista bergamasco racconta un po’ di sé senza dimenticare la tragedia Covid in una intervista rilasciata ai microfoni di ‘Vanity Fair’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

La musica, scrive, ha salvato Katy. Ma ha salvato anche lei?
«L’ho scoperta da piccolissimo, con mia madre, mancata musicista che l’ascoltava 28 ore al giorno, e da allora è diventata il mio obiettivo. Ogni tanto ci penso, e se avessi fatto altro? Avrei magari lavorato in banca o avrei fatto il pompiere, ma quel che certo è che non avrei potuto fare nient’altro con la stessa passione».

Rinascerò, rinascerai l’ha scritta nel momento più doloroso per la città.
«Sì dopo aver visto i carri dell’esercito italiano portare via le bare. Uno spavento così forte non l’avevo mai provato. Ho avuto paura di morire, ho avuto paura per i miei figli, per mia moglie. Mi sono così rifugiato nella musica, mi sono seduto al pianoforte ed è arrivata quella melodia».

Roby Facchinetti: “Mia moglie ha avuto una grande ‘sfortuna’”

Che effetto le fa oggi ripensare a quei giorni?
«Appena ne parlo, mi emoziono. E non sono l’unico, tutti i bergamaschi si commuovono al ricordo. Mi sento un sopravvissuto, sette amici sono morti. Sono morti 35 parroci, oltre 100 medici di base. Abbiamo vissuto un qualcosa che neanche nell’immaginario più malato si poteva pensare».

È padre di cinque figli, e nonno di tanti nipoti. Cosa significa famiglia?
«Non poteva essere altrimenti. Sono nato in una famiglia numerosa, sono il primo di cinque figli e ho sempre amato le grandi tavolate con mio nonno a capotavola. Quando mi dicono “Papà mi rivedo in te”, quella è la mia più grande soddisfazione».

Questo libro ha voluto dedicarlo a sua moglie, Giovanna Lorenzi, al suo fianco da oltre 30 anni.
«Ha avuto la grande sfortuna di conoscere e di innamorarsi di un musicista. Non è stato facile vivere accanto a uno come me, con la testa e piedi tra le nuvole. Lei da quelle nuvole mi ha tirato giù almeno i piedi. Credo che solo il grande amore possa tenere insieme una cosa del genere, tra noi c’è un rapporto molto profondo. Ci vuole grande pazienza anche nel sapere comprendere».

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