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Capitano Ultimo: “Dopo arresto Riina un episodio ci ha spiazzato. Trattativa Stato-mafia? Faccio una riflessione”

Il Capitano Ultimo sull’ arresto di Riina e non solo, l’intervista a ‘La Verità’

Capitano Ultimo: “Dopo arresto Riina un episodio ci ha spiazzato. Trattativa Stato-mafia? Faccio una riflessione”. L’ex carabiniere che strinse le manette intorno ai polsi del super boss della mafia, parla a tutto tondo in una intervista a ‘La Verità’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

Sull’arresto di Riina e le polemiche per la foto del boss dopo l’arresto, giudicata una provocazione. «Una situazione incredibile: un procuratore ha detto che era rimasto colpito da quella immagine, perché avevamo “umiliato” Riina. Naturalmente massimo rispetto per quel magistrato come per tutti i magistrati, però diciamo che siamo rimasti, come dire?, spiazzati».

Capitano Ultimo: “Arresto Riina? Un episodio ci ha spiazzato”

Sul processo (da cui è uscito assolto) con le accuse di favoreggiamento. «La Procura ha sostenuto che non li avessimo avvertiti, invece avevamo condiviso tutte le scelte. Un altro passaggio paradossale, che segna il declino di un modo di fare la guerra alla mafia, che poi era quello di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino ma anche della dottoressa Carla Del Ponte, l’Antimafia dei combattenti costruita con il sangue delle vittime, l’Antimafia seria, di servizio e non quella che si trasforma in manipolazione e contropotere».

Sulla trattativa Stato-mafia. «Non mi permetto di entrare nelle dinamiche processuali, o di giudicarle. Faccio una riflessione di ordine generale, al di là delle inchieste. Una trattativa postula l’esistenza di due parti (che nel caso specifico sarebbero emissari di Riina e funzionari dello Stato, i quali spontaneamente o “spintaneamente” l’avrebbero avviata o recepita) e di un oggetto che possiamo definire “accordo”, le cose cioè su cui le medesime parti convengono. Ma qui cosa succede?».

Sul suo impegno in Calabria. «È un onore essere qui. La gente di Calabria è splendida. Sono stato accolto con affetto e rispetto, ma non posso negare che a livello organizzativo scontiamo lacune, inefficienze, ritardi. Partiamo da una situazione di assenza della capacità operativa della struttura deputata a occuparsene, l’Arpa Calabria, l’agenzia per il monitoraggio ambientale, anche per la scarsità di risorse a disposizione».

Capitano Ultimo: “Dopo arresto Riina un episodio ci ha spiazzato”

Sulla mancanza di fondi per la Calabria. «Tenga conto che l’ente ha a disposizione un budget di 15 milioni di euro, quando ne servirebbero altrettanti per arrivare a quei 30 milioni che sono poi il bilancio dell’ Arpa dell’ Umbria. Ora, le pare possibile che l’attuale stanziamento sia la metà, in una regione che ha, tanto per dirne una, 800 chilometri di coste? Abbiamo chiesto al commissario straordinario, reitereremo la richiesta anche al ministro della Salute Roberto Speranza, perché in tutto questo i calabresi non hanno da anni l’autodeterminazione, ma sono controllati “da remoto”. Speriamo che ci rispondano, altrimenti faremo sentire la nostra voce insieme a quella dei sindaci di questa regione, spesso dimenticata e trattata come l’ultima delle province dell’ impero».

Sulla criminalità in Calabria. «Solo pochi giorni fa sono andato a Cetraro, un comune in provincia di Cosenza, dove c’è stato un grave atto di intimidazione ai danni del maresciallo a capo della locale stazione dei carabinieri, cui è stata mitragliata l’auto. Ho chiesto anche a nome loro di poter parlare con il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, ho lasciato un messaggio alla sua segreteria, anche per vedere di aprire un tavolo tecnico insieme al ministro dell’Interno per capire come si sta impostando la lotta alla ‘ndrangheta, ma non ho ancora avuto risposta, evidentemente deve essere alle prese con tante altre priorità».

Infine, chiosa sull’Arma dei carabinieri. «L’Arma mi ha dato tutto, e io ho restituito pochissimo rispetto a quello che ho ricevuto. Mi hanno insegnato a essere, ancora prima che un combattente, un uomo, e che prima vengono il bene comune e la sicurezza dei cittadini e poi le esigenze personali. L’ho imparato da tutti i carabinieri che ho incontrato, rispetto al quale io sono niente. Io sono Ultimo».

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