Il dramma di Mara Venier raccontato in una intervista a ‘OGGI’
Il dramma di Mara Venier: “Mia mamma morta con Alzheimer. Che dolore quella domanda…”. La conduttrice racconta in un libro la sua vita, compreso l’immenso dolore per la scomparsa della mamma Elsa, malata di Alzheimer. Mara Venier ha rivelato in anteprima al settimanale Oggi’, alcuni passaggi del suo libro Mamma, ti ricordi di me?’
“ERA UNA DONNA PIENA DI AMORE” –
«Buongiorno signora, come si chiama?», le chiede un giorno la madre e Mara Venier si sente travolta dal dolore. Inizia così il precipizio di una malattia infida, l’Alzheimer, «che mi ha portato via la mia mamma, Elsa, una donna piena d’amore, energia e passione. Lei era il mio rifugio sicuro», racconta la conduttrice a Oggi.
“PARLO DI ME BAMBINA, DEI MIEI FIGLI DA PICCOLI…”
«Non è un libro triste e non è solo su mia mamma: per farlo ho ritrovato la me stessa bambina, i miei figli da piccoli, Elisabetta e Paolo, e le persone importanti della mia vita. Chi lo legge capirà perché sono così come mi vedete in tv», spiega Mara che si racconta già al lavoro come parrucchiera a soli 8 anni, incinta di Elisabetta a 17, sposa a 18 e poi indossatrice e, per un caso della vita, modella a Roma per Roberto Capucci.
«Io e mamma avevamo un rapporto simbiotico e adoravo essere figlia, tornare a Mestre nella casa della mia infanzia e dormire nel mio lettino… Mia madre ha dato moltissimo amore anche ai miei figli e la sua malattia ci ha uniti, ci ha aiutati a superare vecchie ruggini: tutti e tre abbiamo sentito il profondo desiderio e il dovere di restituirle l’amore che ci ha regalato», confida la Venier a Oggi. Tanti gli aneddoti, le storie rocambolesche e i “miracoli”.
“SONO RINATA GRAZIE AL MIO NIPOTINO IAIO”
Nel giugno 2015 mamma Elsa si spegne e Mara scivola nella disperazione e nella depressione. «Sino al 2020 non sono riuscita a guardare le sue foto», dice. Il libro «è stato un percorso difficile»: iniziato nel 2016, abbandonato per quattro anni «e quando l’ho ripreso mi sono interrotta ancora. Mi devastava tornare a lei. Mi ha convinto soprattutto mio marito Nicola a finirlo: secondo lui poteva essere catartico scriverlo e in parte lo è stato».
Ad aiutarla a riprendersi anche «Iaio, il bimbo di mio figlio Paolo. Lo presi in braccio e sentii una scintilla dentro al cuore: mi invase la gioia e sentii tornare a galla la voglia di vivere».
Seguici anche su Facebook. Clicca qui per diventare fan della nostra pagina
Leggi anche:
Caso Suarez, spunta una chat di Paratici: “Siamo la Juve e la prefettura non ci riceve…”
Far West nel Cuneese, rapina finisce nel sangue: gioielliere spara e uccide 2 rapinatori
Covid, quattro Regioni cambiano colore, una a rischio: le novità
Approvato il certificato verde per spostamenti in Ue: ecco come ottenerlo
Aggiungi Commento