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Spettacolo

Massimo Ranieri “Compleanno? Meglio l’onomastico. A 70 anni ho un solo rimpianto”

Massimo Ranieri e il compleanno, l’intervista a ‘Tv Sorrisi e Canzoni’

Massimo Ranieri “Compleanno? Meglio l’onomastico. A 70 anni ho un solo rimpianto”. L’attore, cantante e conduttore napoletano parla dei suoi 70 anni in una intervista a ‘Tv Sorrisi e Canzoni’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

Massimo sono davvero una cifra così… tonda?
«A Napoli diciamo “A vecchiaia è ‘na carogna…”».

Su di lei non si direbbe…
«Forse perché sono entusiasta della vita. Sempre, anche in questo periodo orribile che tutti stiamo passando. Domani è sempre un altro giorno e io lo vedo sempre con il sole. E se il sole non non c’è, me lo invento. Come i bambini».

[…] Ma lei in generale i suoi compleanni li festeggia?
«Nì. Nel senso che è vero che sono un traguardo che raggiungi, ma è anche vero che stai invecchiando! E poi sono quasi sempre fuori per lavoro. Per i miei 60 anni ero in teatro: a mia insaputa dei fan mi hanno portato sul palco una torta e tutto il pubblico ha intonato “tanti auguri a te”. È stato bello, ma noi napoletani festeggiamo più l’onomastico».

Lei si chiama Giovanni: c’è ancora qualcuno che la chiama così?
«Solo i miei fratelli. E il 24 giugno, giorno di San Giovanni Battista, arrivano decine di telefonate di auguri: fratelli, sorelle, nipoti, cognati… siamo un esercito! Quando ero bambino eravamo poveri e il compleanno non si poteva festeggiare, ma a volte per l’onomastico c’era un piatto di spaghetti. E a noi sembrava di mangiare caviale!».

Ma un compleanno che ricorda con piacere ci sarà.
«Certo! Quello dei 20 anni. Quattro mesi prima avevo vinto Canzonissima, e proprio con la canzone “Vent’anni”, che è la mia preferita. La canto da 50 anni e ancora oggi mi emoziona, mi ci riconosco, ci vedo il mio passato… è meravigliosa».

[…] Massimo ha rimpianti o rimorsi?
«L’unico rimpianto è quello di non essermi goduto i miei genitori, sono stato sempre lontano per lavoro. Rimorsi non ne ho. Mi sono sempre comportato come mio padre: con onestà e dignità».

È stata una lunga chiacchierata: a quanti caffè è arrivato nel frattempo?
«Tre tazzine di caffè. E chiacchierando chiacchierando, devo aver passeggiato avanti e indietro per casa e sul balcone per qualche chilometro! (ride)».

 

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