Cecchi Paone su Pio e Amedeo e non solo, l’intervento a ‘La Zanzara’ su Radio24
Cecchi Paone: “Pio e Amedeo grandi maleducati. Mi hanno detto fro*** di mer***. Salvini e Meloni? Due omofobi”. Il giornalista e conduttore parla della legge Zan e del discorso di Pio e Amedeo sul politicamente corretto. Lo ha fatto nel corso della trasmissione ‘La Zanzara’, in onda sulle frequenze di Radio 24.
“L’omofobia è come l’antisemitismo, per questo la legge Zan va approvata. La differenza tra civiltà e inciviltà passa attraverso il rispetto di ogni singola minoranza. Oggi a causa delle campagne della destra social Liliana Segre va in giro con la scorta e ci sono dei ragazzi gay che si buttano dalla finestra perché vengono rifiutati dalla famiglia o bullizzati a scuola. Quello che è successo agli ebrei è inenarrabile, ma tutte le minoranze vanno rispettate”.
Per Alessandro Cecchi Paone, dire che due gay sono contro natura è incitazione all’odio. Stesso discorso vale per chi sostiene che l’unica famiglia è quella tra uomo e donna, “perché crei infelicità negli esseri umani, inciti all’odio. Se tu dici che i froci non possono unirsi in matrimonio per me sei perseguibile”.
Poi un brutto retroscena: “Ho appena ricevuto un messaggio da un ragazzino che mi dice: ricchione non devi parlare e questo non va bene. In Italia siamo molto indietro per colpa della destra, che vuole spianare i campi rom con la ruspa. Salvini e Meloni sono due omofobi, la Lega è certamente un movimento omofobo. Sono liberticidi. Chi è contro la legge Zan non crede che gli individui siano tutti uguali”.
Cecchi Paone: “Pio e Amedeo grandi maleducati”
Su Pio e Amedeo e il discorso sul politicamente corretto. “Frocio e finocchio a me non fanno impressione, ma per un ragazzino di un paesino sperduto sentirsi dire frocio è una ferita nell’anima. Sono due grandi maleducati. Mi hanno detto frocio di merda, ricchione”.
Ma non l’hanno detto, ribadiscono i conduttori: “L’hanno detto, l’hanno detto. Incitano alla mortificazione di chi non ha strumenti di difesa. E poi io non li ho tirati su in macchina perché non li ho riconosciuti. Bisogna tutelare quelli che si sono sentiti offesi da quel monologo, io non mi sono divertito per niente”.
E ancora: “Platinette? Forse ha detto che non siamo panda da difendere perché lui si sente come un Panda”.
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