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Lorella Cuccarini: “Rivalità con Parisi e Martines? Io pacifica, sono arrivata alle mani solo 1 volta. Su Green pass e vaccini…”

Lorella Cuccarini: “Rivalità con Parisi e Martines? Io pacifica, sono arrivata alle mani solo 1 volta. Su Green pass e vaccini…”. La conduttrice si racconta ripercorrendo alcune tappe della sua vita privata e professionale in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

Lorella Cuccarini, lei che è stata a lungo «la più amata dagli italiani» di un celebre spot, a che punto della vita è?
«Mi ritrovo in quel refrain di Jovanotti: sono un ragazzo fortunato perché mi hanno regalato un sogno. Se penso alla mia infanzia, alla situazione che vivevo, fatico a non emozionarmi: sognavo di fare della mia passione il mio mestiere, magari diventare ballerina di fila, ma tutto è stato più bello e gigantesco di ogni ambizione di quella bambina».

[…] Quando ha capito che, nella vita, voleva fare quello?
«Non lo so, so che finite le medie, scelsi di fare la segretaria nella scuola di danza pur di continuare ad allenarmi, e so che avevo due modelli: Carla Fracci e Raffaella Carrà, scegliere fra danza classica e moderna è stato un dilemma. Nel 1980, per vedere una memorabile Fracci con Rudolf Nureyev in Giselle all’Opera di Roma, feci con tutta la famiglia una staffetta al botteghino, di notte, per prendere i biglietti più economici in piccionaia. Poi, sei anni dopo, ero con lei sulla copertina di Tv Sorrisi e Canzoni e mi sembrò qualcosa di inimmaginabile, uscito dalla sceneggiatura di un film».

[…] Le sue sliding doors quali sono?
«Una convention di gelati che, se avessi guardato alla retribuzione, avrei rifiutato. C’era Pippo Baudo, mi vide e mi fece chiamare dal suo agente. Io mi dicevo: non può capitare a me, dov’è la fregatura? Nel dubbio, mi feci accompagnare da mamma».

Temeva un caso di Me Too?
«Pippo ancora se lo ricorda con divertimento. Poi, capii che entravo dalla porta principale».

E, se uno entra dalla porta principale, è in salvo dalle brutte esperienze?
«No, ma sono stata molto attenta. Dove sospettavo il pericolo, sono sempre fuggita in tempo».

Lorella Cuccarini: “Rivalità con Parisi e Martines? Lasciamo stare…”

[…] Beyoncè, che le ha copiato una coreografia al Billboard Music Awards 2011, ha detto che lei è un genio.
«È bello pensare che un pezzettino di creatività italiana, una cosa che facevo tutte le sere a teatro e avevo portato a Sanremo, ha varcato l’oceano. Devo ringraziare Antonella, la truccatrice che gliela fece vedere su Youtube».

[…] L’amore per Silvio Capitta, in arte Silvio Testi, quando e come arriva?
«Prima, a Fantastico, avviene l’incontro professionale col produttore musicale. Mi è piaciuto subito, ma in quel momento, non poteva scattare nulla: mi stavo giocando l’opportunità della mia carriera, non avevo in testa altro. Poi, ci siamo persi e quindi ritrovati: lo volli con me quando andai in Fininvest, lavorò anche alla celebre sigla La notte vola. Quando si sta bene insieme, possono venire solo cose belle. Insomma, io ero libera, lui si liberò. Il 3 agosto abbiamo festeggiato 30 anni di matrimonio».

[…] Le rivalità con Alessandra Martines e Heather Parisi quanto erano marketing e quanto erano vere?
«Io sono sempre andata d’accordo con tutti».

Lorella Cuccarini: “Rivalità con Parisi e Martines? Sono una persona pacifica”

Con Martines si disse che eravate arrivate alle mani in camerino.
«Alle mani mai. L’unica volta che sono arrivata alle mani con qualcuno fu a 18 anni, con una ragazza: faceva la gatta morta col mio fidanzato e, prima di prendermela con lui, me la presi con lei. Dopo, sono stata sempre pacifica».

Parisi in tempi recenti le ha dato della «ballerina sovranista».
«Lasciamo stare, parliamo della bellezza di essere italiani».

Ce l’aveva con lei che si era espressa contro l’utero in affitto, e che dopo, si è meritata un retweet di Salvini per aver plaudito alla linea dura sui migranti.
«La maternità surrogata non è questione di appartenenza politica: la mia posizione è proteggere i bambini e le donne. Per il resto, si tratta di temi complessi dove c’è troppa polarizzazione per non essere etichettati. Io sono solo una che, ogni tanto, ama dire come la pensa».

[…] È d’accordo sul green pass a teatro?
«Lo sono con tutte le misure che possono aumentare la capienza, ma visto che anche i vaccini non evitano il contagio, l’unica soluzione mi sembra il tampone rapido e, senza facilitazioni economiche, non puoi pensare che una famiglia, oltre al biglietto, si accolli 80 euro di tamponi. Non che debbano essere gratuiti, ma costare molto poco sì».

Lei è sì vax, no vax, boh vax, nì vax?
«Sono per la libertà di scelta, che è molto più semplice. Noi, a casa, abbiamo fatto tutti il Covid, per fortuna con pochissimi sintomi, per cui, il vaccino non l’abbiamo fatto».

Sogni ne ha ancora?
«Certo, uno mai realizzato è fare cinema. Ma la prima ambizione è essere la migliore mamma per i miei figli. Presente, non ingombrante, dispensatrice di consigli, ma non giudicante».

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