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Giletti: “Mafia? Ne parlo solo io in Tv. Sono stato in Sicilia e ho chiarito alcuni tasselli…”

Giletti: “Mafia? Ne parlo solo io in Tv. Sono stato in Sicilia e ho chiarito alcuni tasselli…”. Massimo Giletti andrà in onda con lo speciale “Non è l’Arena – Corleone il potere e il sangue”, domani, mercoledì 5 gennaio, su La7. Ne parla in una intervista a ‘Tv Sorrisi e Canzoni’.

Massimo, da un anno e mezzo vive sotto scorta dopo le minacce del boss Filippo Graviano. Ma continua lo stesso a parlare di mafia nel suo programma: non ha paura?
«Ho sempre pensato che non bisogna girare la testa dall’altra parte. Non vedo perché ora, che sono sotto scorta, dovrei non raccontare più ciò che c’è intorno a noi. La domanda che mi pongo è: “Perché lo faccio solo io?”».

Perché anche in questo caso sente l’esigenza di tornare sull’argomento, e in particolare di approfondire la figura di Totò Riina? Non è stato raccontato già abbastanza?
«La scorsa primavera sono andato in Sicilia per raccontare i misteri della cattura dei mandanti delle uccisioni dei giudici Falcone e Borsellino e ho girato il documentario “Abbattiamoli – Chi ha voluto le stragi di Cosa nostra?”. In quell’occasione non mi erano chiari certi tasselli. Con questo speciale daremo elementi più approfonditi: dalle testimonianze di uomini vicini a Riina viene fuori il ritratto di un boss spietato, intelligente, diabolico e crudele. Faremo sentire uno stralcio di conversazione tra lui, detenuto nel carcere di Opera, e un compagno di cella, dove raccontava, con soddisfazione e in maniera lucida, in quanti pezzi erano stati ridotti i corpi degli uomini della scorta dopo le stragi di Capaci e di via d’Amelio. Lui avrebbe voluto proseguire così, una volta libero».

Giletti: “Mafia? Ne parlo solo io in Tv”

[…] Siamo alla fine delle festività natalizie. Con chi ha trascorso questi giorni?
«Con la famiglia. Anche quest’anno sono stato con mia madre».

I ricordi più belli della sua vita, legati alle feste?
«Ricordo un Natale in cui mio padre non c’era e io rimasi da solo con mia madre per tutta la sera in una grande sala con il giardino dove c’erano liberi cavalli e cani. Una scena indimenticabile. Un altro ricordo è legato alla mia cresima quando mio fratello Maurizio, che era il mio padrino, mi regalò un orologio molto importante. Lui studiava all’università e si era messo i soldi da parte per comprarmelo».

Lei è considerato lo scapolo d’oro. Con l’anno nuovo magari troverà l’amore. Che tipo di donna vorrebbe avere al suo fianco?
«Non è semplice stare con uno come me. Un giorno mia madre mi ha detto: “Ho perso la speranza che possa vederti sposato”… Sono sempre alla ricerca spasmodica di migliorarmi, di aggiungere alla quotidianità qualcosa che rompa la routine ed eviti la noia. C’è una grande irrequietezza di fondo che mi porto dietro. In ogni caso, chi vive con me deve essere abituata alle montagne russe. Sa qual è la cosa più importante? Non precipitare».

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