Serve lasagne alla marijuana al suo pranzo di nozze: sposa arrestata e invitati sballati. Sembra la scena di un film tragicomico ma è successo davvero nello Stato americano della Florida, dove una donna imprenditrice del catering, si è sposata ed ha preparato e servito il pranzo di nozze con la sua azienda. Ma quella che sarebbe dovuta essere una giornata di festa si è trasformata presto in un incubo.
Si, perché la donna si è ritrovata con l’anello al dito e le manette ai polsi, visto che è stata accusata di aver preparato pietanze alla cannabis, comprese le lasagne. Inoltre il cibo ha fatto ammalare diversi ospiti. La sposa una donna di 42 anni, e il ristoratore di 31 anni, sono stati accusati di negligenza colposa, consegna di marijuana e violazione della legge anti-manomissione della Florida. Lo riporta la CNN.
Secondo una dichiarazione giurata, la donna avrebbe acconsentito e permesso al ristoratore di preparare il cibo che serviva con la cannabis all’insaputa dei partecipanti, molti dei quali hanno richiesto cure mediche. Diversi invitati al matrimonio sono stati curati dal personale di soccorso antincendio della contea per “sintomi coerenti con quelli di qualcuno che ha usato droghe illegali”, secondo entrambe le dichiarazioni giurate.
Serve lasagne alla marijuana al suo pranzo di nozze: sposa e ristoratore arrestati
Quando un agente ha chiesto agli sposi se avessero richiesto o acconsentito al cibo contenente cannabis, hanno negato. Dagli alimenti, posate e stoviglie sono emerse tracce di THC. Alcuni ospiti hanno riferito di sentirsi “sballati”, con uno “strano formicolio, irrequieti e con la bocca estremamente secca” dopo aver mangiato cibo al matrimonio.
Una donna ha detto agli investigatori che mentre era in ospedale si sentiva paranoica e “credeva che suo marito non le stesse dicendo la verità sugli altri membri della famiglia”. Inoltre pensava che il suocero era morto e nessuno glielo diceva. Ha detto che è diventata rumorosa e indisciplinata al pronto soccorso e ha dovuto ricevere farmaci per calmarsi.
I test di laboratorio hanno mostrato che tre invitati al matrimonio avevano test delle urine positivi alla cannabis, secondo le dichiarazioni giurate. Un ospite ha detto agli investigatori che dopo essersi resa conto di essere sballata, ha chiesto alla sposa se “aveva messo la marijuana nell’olio d’oliva”, ha risposto “sì” e “con entusiasmo”. I fatti risalgono allo scorso febbraio, nel frattempo gli sposi sono usciti dalla prigione della contea di Seminole in atteso di giudizio in programma a giugno.
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