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Nuova morte per morso di zecca: 90enne muore 1 mese dopo la puntura con virus al cervello

Nuova morte per morso di zecca: 90enne muore 1 mese dopo la puntura con virus al cervello. Vi abbiamo parlato solo qualche giorno fa del caso accaduto in provincia di Nuoro, dove una pensionata di 70 anni è stata punta da una zecca ed è deceduta lo scorso 6 giugno, in seguito a una grave infezione, la rickettsiosi. La donna era stata ricoverata subito dopo la puntura nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Lanusei e il suo quadro clinico era apparso già molto grave.

La paziente presentava febbre altissima, mal di testa, stanchezza, dolori muscolari e alle articolazioni. La 70enne si era accorta della presenza dell’insetto sulla cute alcuni giorni prima ma dopo essersene immediatamente liberata non si era preoccupata perché non accusava sintomi. La situazione, però, è peggiorata rapidamente fino al ricovero in ospedale e alla conferma della diagnosi. I medici hanno iniziato subito la terapia ma non c’è stato niente da fare.

Negli Stati Uniti, dove i casi sono più frequenti, una donna di 90 anni del Connecticut è deceduta dopo essere risultata positiva al raro virus Powassan trasmesso dalle zecche. La morte è sopraggiunta un mese dopo la puntura.

Nuova morte per morso di zecca: 90enne muore negli Stati Uniti

I funzionari sanitari hanno detto che è stata ricoverata in ospedale con febbre, mal di testa, dolore al petto e “stato mentale alterato”, due settimane dopo essere stata morsa da una zecca all’inizio di maggio. La paziente è morta due settimane dopo. È il secondo decesso malattia trasmessa dalle zecche in America quest’anno.

È stato anche il secondo caso del Connecticut negli ultimi sei mesi, dopo che a fine marzo è stato diagnosticato un uomo sulla cinquantina della contea di Windham, a nord di New London. È stato ricoverato in ospedale con la malattia dopo essere stato morso da una zecca, ma è stato successivamente dimesso per riprendersi a casa.

Il virus Powassan è raro – con circa 28 persone che risultano positive ogni anno – ma circa una persona su dieci infetta muore e metà rimane con disabilità per tutta la vita. Non ci sono vaccini o medicinali contro la malattia, con il trattamento che si concentra invece sull’attenuazione dei sintomi, inclusi problemi respiratori e gonfiore del cervello.

Il virus Powassan si diffonde all’uomo da cervi o zecche. Le persone infette iniziano a manifestare sintomi da una settimana a un mese dopo essere state morsi. I primi segnali di allarme includono febbre, mal di testa, vomito e debolezza muscolare. Ma quando il virus si diffonde al cervello e al sistema nervoso centrale possono anche soffrire di confusione, perdita di coordinazione e convulsioni. Per fortuna non è trasmissibile.

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