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FOTO L’illusione ottica che porta in un tunnel buio: così, fissandola, inganna il cervello

L’illusione ottica che porta in un tunnel buio: così, fissandola, inganna il cervello. Questa illusione mostra un “buco nera in espansione”. È nuova per la scienza ed è stata creata dal professor Akiyoshi Kitaoka, psicologo della Ritsumeikan University di Kobe, in Giappone.

Nei test, l’86% dei volontari ha percepito che il buco nero centrale si stava espandendo, come se si stesse spostando in un ambiente buio tipo un tunnel, o cadendo in un buco. L’immagine è inganna a tal punto che induce il nostro cervello a una dilatazione delle pupille, proprio come accadrebbe se ci spostassimo davvero in un’area buia.

L’incredibile illusione ottica mostra un buco nero statico che si espande, “come se entrasse in uno spazio privo di luce”. Secondo i ricercatori, quando le persone vedono l’immagine, la pupilla tende a dilatarsi (ingrandirsi) per far entrare più luce. Questo accade quando ci rendiamo conto che stiamo per entrare in uno spazio oscuro, come quando siamo in un’auto che sta per entrare in un tunnel buio.

L’illusione si verifica anche indipendentemente dalle dimensioni dell’immagine, anche se è molto piccola, e anche se è di un colore diverso. “Il “buco in espansione” è un’illusione altamente dinamica”, ha affermato il professor Bruno Laeng, che ha condotto gli esperimenti presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Oslo.

“La macchia circolare o cono d’ombra del buco nero centrale evoca una marcata impressione di flusso ottico, come se l’osservatore si stesse dirigendo verso un buco o un tunnel”. Il professor Kitaoka, che ha creato l’immagine, è noto come creatore di illusioni ottiche, tra cui la famosa illusione dei serpenti rotanti e l’illusione della luminosità “Asahi”.

L’illusione ottica che porta in un tunnel buio FOTO

Per testare l’efficacia della nuova immagine, i ricercatori hanno reclutato 50 persone con una vista sana di età compresa tra i 18 ei 41 anni. A tutti i volontari è stata mostrata la foto, oltre a diverse varianti dell’immagine con colori diversi, per alcuni secondi sullo schermo di un computer.

Un eye tracker a infrarossi ha registrato costrizioni e dilatazioni delle pupille degli occhi mentre venivano presentate le diverse immagini. A ciascuno dei partecipanti è stato chiesto di valutare soggettivamente quanto percepivano l’illusione. Come controlli, ai partecipanti sono state mostrate anche versioni “criptate” delle immagini del foro in espansione, con luminanza e colori uguali, ma senza alcun motivo.

I ricercatori hanno scoperto che l’illusione era più efficace quando il buco era nero: solo il 14% dei partecipanti non ha percepito l’illusione in questo caso. Nel frattempo, una percentuale leggermente più alta non vedeva il buco se era a colori: in media il 20% per tutti i colori.

I ricercatori hanno anche scoperto che i buchi neri promuovevano forti dilatazioni riflesse delle pupille dei partecipanti, mentre i buchi colorati spingevano le loro pupille a restringersi. Per i buchi neri, ma non per i buchi colorati, più i singoli partecipanti valutavano soggettivamente la loro percezione dell’illusione, più il diametro della pupilla tendeva a cambiare.

Tra coloro che hanno percepito un’espansione, la forza soggettiva dell’illusione era diversa, sebbene non sia chiaro esattamente il motivo. È possibile che altre specie di vertebrati, o anche animali non vertebrati con occhi “a macchina fotografica”, come i polpi, possano percepire la stessa illusione.

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