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Malena si racconta: “La prima volta è stata traumatica. Oggi mi manca solo una cosa per essere felice”

Malena si racconta: “La prima volta è stata traumatica. Oggi mi manca solo una cosa per essere felice”. Malena si racconta, l’attrice a luci rosse pugliese, 39 anni, ripercorre le tappe più significative della sua vita privata e professionale in una intervista a ‘mowmag.com’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

[…] Sei nata a Noci, in provincia di Bari, poi hai vissuto cinque anni a Taranto e infine ti sei trasferita a Gioia del Colle. Della tua terra, la Puglia, cosa ti porti dentro?
“C’è una cosa delle donne pugliesi che le caratterizza: l’ironia. Anche in momenti di difficoltà o quando devono rispondere a tono trovano sempre un modo simpatico per farlo. È una dote che ci ha dato la nostra Puglia”.

A scuola eri una brava studentessa?
“In generale una bambina molto tranquilla, mia madre mi ricorda ancora che fino a 6 anni volevo il seggiolone per stare al livello degli adulti. Composta e non capricciosa. Da noi si dice “la deve vincere sempre lei”, io non ero così. Più che testarda ero decisa. Non mi lasciavo convincere facilmente. Ma non facevo i capricci, prendevo delle decisioni ragionate e poi non tornavo indietro. E dormivo tantissimo”.

Come mai?
“Chissà… ero cicciottina e me ne stavo beata e tranquilla. Ero una “paciona”, come si dice dalle mie parti. Alle elementari uguale, non ho mai dato problemi, non ero una ribelle. Al momento della “ritirata”, cioè di tornare a casa, rispettavo l’orario che mi avevano dato. Non andavo contro le regole. Sono ancora così. Coerente con me stessa. “Se tutti avessero figli come te ne avrei fatti cento”, diceva mia mamma. Poi sono rimasta figlia unica, ma solo perché ha avuto problemi di salute”.

[…] Nell’adolescenza hai avuto qualche segnale che da grande avresti percorso la strada dell’hard?
“Assolutamente no, perché sono stata ponderata nella scelta delle amicizie e delle relazioni”.

Quando hai dato il primo bacio?
“È stato deciso con il sentimento, verso i 14 anni. Non volevo correre, anche se lo avevano già fatto gli altri. Era tutto nella mia testa, con romanticismo, seguendo il cuore, con la persona che dicevo io. Non mi è mai piaciuto essere corteggiata, dovevo essere io a scegliere. Non mi lancio nelle braccia di qualcuno, contrariamente a quello che la gente può pensare. Ho avuto grande rispetto del mio corpo”.

Malena si racconta: “La prima volta è stata traumatica”

E la prima volta in cui hai fatto sesso?
“Nello stesso modo. L’ho desiderato, con una persona con cui stavo da un po’ di tempo e non buttata via in modo facile. Però mamma mia, è stato traumatico…”.

In che senso?
“Perché il dolore fisico non l’avevo calcolato. Per entrambi è stata la prima volta, quindi eravamo impacciati. Infatti poi siamo rimasti insieme un po’ di tempo, avevo detto basta a quel dolore. Fa parte dell’ingenuità. Oggi vedo che manca molto nei giovani”.

Poi hai avuto una storia d’amore lunga, di quelle che di solito portano al matrimonio.
“La classica storia seria, quella in famiglia. Quella “perfetta””.

Com’è finita?
“Perché a un certo punto, come ricordo nel libro, mi sono resa conto che non era la vita che volevo. Non a livello affettivo, perché lui era un bravissimo ragazzo e mi ha amata follemente, ma dal punto di vista sessuale. Quando ho iniziato a sentire l’istinto di approcciarmi ad altri uomini mi sono detta: “C’è qualcosa che non va””.

[…] Ma non è l’unica storia lunga che hai avuto, come racconti nel libro.
“No, ho svelato di essere stata amante per 12 anni di un uomo. La storia d’amore più bella in assoluto. Era una persona vicina al mio ambiente. Mi ha fatto capire il senso dell’amore, che comprende anche la rinuncia. Non mi sono mai sentita l’altra, ma “l’Amore”. Anche se l’amante di solito è percepita come esterna, io invece mi sentivo la prima per lui”.

Cos’è l’amore per te?
“Completezza! Con lui ho imparato questo: una donna non deve essere o amante, o moglie, o madre. Ma più più più! Tutti i desideri, le debolezze, le problematiche, tutto deve essere vissuto con il proprio partner. Spesso invece si tende a scegliere solo una sfaccettatura della personalità. Da figlia unica ho avuto l’esempio dei miei genitori molto uniti e anch’io è quello che cerco. Altro discorso è la sfera trasgressiv”..

[…] Chi senti di essere oggi?
“Se non avessi avuto questo percorso sessuale non sarei la donna che sono, così umana. Ci sono modi e modi di vivere la mia professione”.

[…] Eppure, la tua vita aveva preso una strada molto diversa. Ti mancano pochissimi esami universitari nella facoltà di Biololgia.
“Mannaggia, ma non è un rimpianto perché vado a capitoli. Forse ho sette vite come i gatti, perché quando ne chiudo una è finita in tutto e per tutto. È come se cambiassi identità”.

Malena si racconta: “Facevo l’agente immobiliare”

Senza contare che per anni hai lavorato come agente immobiliare.
“Dal 2006 a pochi anni fa. Anche quando sono diventata Malena per un po’ ho mantenuto l’attività. Quello è il mio lavoro, sono tra le poche abilitate in Italia, saremo il 20%. C’è chi lavora nell’agenzia e chi è agente immobiliare, non è la stessa cosa. Si fa un percorso di studi, si prende un titolo, per cui ne vado molto orgogliosa”.

[…] Chi lavora nel mondo dell’hard immagino debba fare molta attenzione con i social.
“Altro che, non posso mettere i capezzoli in vista, le maglie trasparenti, bisogna guardare ogni aspetto. Invece certi influencer molto seguiti lo fanno e non hanno conseguenze. Perché loro sì e io no? Le guide di Instagram dicono che non si potrebbe vedere il capezzolo neanche velatamente”.

[…] a un certo punto nella tua vita è entrato un signore che si chiama Rocco Siffredi. Quanto è stato importante?
“Rocco è Rocco e lo conosciamo tutti, mi ha scoperto. Però devo molto anche a suo cugino. Sinceramente per me Gabriele è stata la persona più rappresentativa nel mondo del porno”.

[…] Il porno non è il mondo di “plastica” che in molti pensano?
“Dipende dalle persone con cui lavori. Si è persa molta umanità, per questo mi ritengo fortunata ad aver lavorato con persone dotate di un’anima e che non ti considerano un oggetto”.

[…] È vero che dopo l’esplosione del “caso” Malena sei voluta tornare subito al tuo Paese per guardare tutti in faccia?
“Certo, perché quello era il mio modo di essere felice e non sentivo di aver fatto niente di male. Se ti dà fastidio vai via tu, scusa. Perché dovrei nascondermi? Tra l’altro quando bene o male del mio lavoro tutti ne usufruiscono”.

E qual è stato il primo impatto nelle vesti di Malena con Gioia del Colle?
“All’inizio sono stata travolta dalla questione mediatica e non mi sono concentrata sulla reazione della gente. Però ricordo ancora l’auto che avevo, una 500, me l’hanno tutta segnata con i chiodi”.

[…] Hai raccontato che a causa del tuo mestiere il sesso nel privato è quasi azzerato.
“Eh sì. C’è anche da dire che gli uomini sono abituati a fare i gradassi. Ti dicono: “Ti prendo e non sai cosa ti faccio…”. Il problema è che con me devono farlo davvero e lì casca l’asino. Gli uomini tremano. Nelle serate live me ne accorgo, mi si avvicinano e gli sento il cuore battere, mi fanno tanta tenerezza. A volte me lo chiedo ancora: ma è possibile che riesca a suscitare tante emozioni? Vuol dire che sono entrata nel loro immaginario, che non sono qualcosa di virtuale”.

Malena si racconta: “Uomini di oggi più deboli per un motivo”

Gli uomini sono più deboli rispetto al passato?
“È un problema di mancanza di personalità. Se basi tutto solo sul membro maschile, figlio mio, sei messo male. Anche perché è il primo organo che smette di funzionare. Trovati una valida alternativa. E mi spiace perché, per il lavoro che faccio, posso dare tanto. Con me ci si può confrontare, ammettere anche le défaillance. Sento di avere un mondo da donare”.

Che differenza c’è tra il sesso sul set e quello in privato?
“Per me il porno è molto tecnico, quindi lo distinguo dal sesso in privato. Il sesso per lavoro è una cosa, per il piacere dei corpi è un’altra cosa completamente diversa”.

[…] L’ultima volta che hai fatto sesso per piacere?
“Una settimana fa. Ma possono passare due-tre mesi da una all’altra. Non sono una che cerca il sesso a tutti i costi, devo sentirmi completamente appagata. Il sesso è un piacere dei sensi. Non faccio le sveltine, deve essere qualcosa di completo, con calma, dove stiamo bene insieme. Non perché sono pesante, ma perché è un momento assoluto. Quindi le cose da tre minuti arrivederci e grazie preferisco di no”.

[…] Sei stata paragonata a Cristiano Ronaldo.
“Io preferirei essere paragonata a un attore comico, perché entrambi portiamo felicità. Sono stata invitata alla premiere del film di Lino Banfi e ne sono stato felicissima. È stata la prima volta che ricevevo un invito dal mondo del cinema “classico”, che verso il mio storce il naso. Ecco, vorrei essere paragonata a Lino Banfi. Quando entra lui nelle nostre tv ci fa sempre sorridere. Ma sai, io sono per il “vissero felici e contenti””.

[…] Cosa ti dà più fastidio dell’atteggiamento delle donne?
“Che spesso sono le prime a insultarsi tra loro. Mai visto uomini che si dicono “hai la cellulite”, “la pancia gonfia” o sottolineano tra loro i difetti fisici. Non a caso lo sport più importante al mondo è il calcio, di squadra, ed è maschile. Gli uomini sono abituati a fare gruppo rispetto alle donne. Quindi è inutile sbandierare begli intenti nei movimenti vari, se poi siamo noi le prime a criticare per una gonna o per il girovita”.

[…] Tu stessa hai detto che non guardi porno, anzi che ti annoiano.
“È vero, non li guardo. Non mi piacciono e mi annoio, dopo poco mi addormento”.

[…] Sei arrivata nel mondo dell’hard a 33 anni.
“Ci sono arrivata donna, non ragazzina. Con la consapevolezza di quello che facevo”.

Malena si racconta: “Stalker? Mi è capitato, ho avuto paura”

Hai mai avuto uno stalker?
“Mi è capitato con un ragazzo che è stato molto pesante. Sono riuscita a gestire la situazione con il mio agente, ma non nego che siano momenti che ti generano molta paura. Le mie amiche dicono che sono fissata, invece no. Facendo questo lavoro, a contatto anche con le debolezze delle persone, mi accorgo di tanti aspetti. Per questo sono diffidente, perché a volte ci sono gesti che sono inspiegabili, non possiamo capire tutto della mente umana. Come quando il cane morde il padrone, ci sono cose che non si possono prevenire. Se una ragazza è esposta, io lo sono centomila volte di più. Quindi devo stare più attenta”.

[…] Visto che l’hai già frequentata, la politica è un mondo che ti attira?
“Per fare politica bisogna dare, più che ricevere. E quindi avere il tempo per farlo”.

Non hai ricevuto offerte per ritornare in politica?
“Per ora no. Sono io stessa che non mi vado a mettere in comunella. Se fosse un modo per avvicinare i giovani alla conoscenza della nostra cultura, anche legislativa, potrei pensarci. Ma oggi non avrei tempo”.

Malena si racconta: “Coi soldi ho le mani bucate”

[…] Qual è il tuo rapporto con il denaro?
“Ho le mani bucate”.

E come li spendi?
“In borsette o vestiti spendo molto. Ma mai tanto da mandare tutto in malora quello che ho costruito. Non vado oltre ciò che posso permettermi. Però non sono una formichina. Ultimamente ho comprato una casa”.

Dove?
“A Gioia del Colle, e dove sennò? In pieno centro, naturalmente. Per alcuni è una follia comprare una casa, per me no. La sto arredando benissimo, con materiali di pregio, opere di design e altri dettagli a cui tengo molto. Per me è la soddisfazione di potermela comprare da sola, senza averla da altri. Non amo i regali. I miei me li facevano solo a Natale e per i 18 anni”.

C’è ancora una grossa differenza tra nord e sud?
“Ma certo, e tra pubblico e privato. È inutile fare politica se non cambiano questi aspetti”.

Malena si racconta: “Oggi mi manca solo una cosa per essere felice”

Quando si è ammalata tua madre?
“Non ero ancora Malena, dopo cinque anni che ero agente immobiliare. Se non avessi avuto il mio lavoro, oltre al contributo di mio padre, non ci saremmo potuti permettere di fare le cure prima del previsto, quindi salvandola. È la cosa più brutta che ci possa essere. Ti senti impotente. Quando parliamo di denaro dobbiamo parlare di queste cose. Per avere una possibilità in più di salvarsi sono rimasti solo i soldi. Non è colpa della gente, ma di chi decide questi sistemi”.

Ora la paura è passata?
“Ha fatto le terapie e di recente, dopo le cure, non sentiamo più quella parola tra le mura di casa. È il regalo più bello che mi ha fatto mia madre. Anche perché ha avuto la grande forza di non abbattersi”.

[…] A una donna come te, bella, di successo e libera, cosa manca per dirsi felice?
“Un figlio!”

Lo vorresti?
“Ma sai, ho sempre ragionato per obiettivi. Infatti, non mi sono mai sentita soddisfatta da dire “oggi non faccio niente”. Adesso non è tra gli obiettivi per una questione di impegni, però non dico di no in assoluto. Moana ricordo che rispose assolutamente no, per non avere quella responsabilità. Ma io non nascondo di averci pensato e non l’ho ancora escluso dalla mia vita. Certo, per avere un figlio è necessario l’amore da parte di entrambi i genitori. E non avendo trovato l’amore è inutile pensare a un figlio”.

Se trovassi l’amore?
“Allora sì”.

Ma se il partner ti chiedesse di lasciare il tuo lavoro per costruire una famiglia?
“Assolutamente no! Ma non arriveremmo neanche a essere fidanzati. Perché sarebbe solo un modo per discriminare. E io sono contro ogni discriminazione”.

E il giorno che avrai un figlio, come gli spiegherai del tuo lavoro?
“Gli dirò che sono la regina dell’amore!”.

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