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Cronaca

Appuntamento tra uomini finisce nel sangue: uccide il partner per un morso sul pene

Appuntamento tra uomini finisce nel sangue: uccide il partner per un morso sul pene. È successo qualche giorno fa Osceola, nello Stato americano della Florida. Qui un appuntamento sessuale “bondage” tra due uomini si è trasformato in un omicidio quando il partner incontrato online si è arrabbiato per essere stato morso dall’uomo sui genitali.

Secondo l’Ufficio dello Sceriffo della Contea il movente si è palesato nel momento in cui è stata rintracciata “l’ultima persona che era stata in contatto con la vittima”. Ci sono voluti quattro mesi per arrestare il sospetto 34enne, che è stato accusato di omicidio colposo e possesso di metanfetamina.

«Il 5 settembre 2022, l’ufficio dello sceriffo della contea di Osceola ha risposto a un indirizzo di Kissimmee, in Florida, per una morte sospetta. La vittima deceduta indossava abbigliamento da bondage e sembrava avere dei traumi sul corpo. L’ufficio del medico legale ha stabilito che la morte è stata causata da un trauma da corpo contundente e da strangolamento».

Gli investigatori hanno identificato il sospettato come ultima persona ad aver visto la vittima viva. Così il 34enne è stato arrestato lo scorso 3 gennaio nella Contea di Seminole, a nord di Orlando, e da allora ha fornito agli investigatori “informazioni dettagliate” su come il gioco sessuale bondage non abbia avuto un buon epilogo.

Appuntamento tra uomini finisce in omicidio: gay ucciso dal partner

Il bondage è un tipo di gioco erotico che prevede di legare o trattenere consensualmente un partner in una posizione sessuale per dare o ricevere piacere. Il 34enne ha detto agli investigatori che lui e la vittima si sono incontrati su un gruppo di chat online per incontri, per poi organizzare un appuntamento di persona.

Secondo il racconto del sospettato durante il sesso orale, il partner gli avrebbe morso il pene, spingendolo a picchiarlo. La vittima ha quindi riportato gravi ferite perdendo i sensi. Il 34enne si è poi allontanato “senza chiamare il 911 o prestare soccorso“, dichiarano i funzionari.

Come risulta dai registri del carcere, è trattenuto dall’ufficio dello sceriffo della Contea di Seminole per l’estradizione nella Contea di Osceola. “Al momento dell’arresto, era in possesso di metanfetamina”, ha dichiarato l’ufficio dello sceriffo. L’identità della vittima non è stata resa nota.

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