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Selen: “Rocco Siffredi utilizza le donne. Mi traumatizzò e non ho voluto più lavorare con lui”

Selen: “Rocco Siffredi utilizza le donne. Mi traumatizzò e non ho voluto più lavorare con lui”. Luce Caponegro, l’ex attrice a luci rosse nota come Selen e Rocco Siffredi, il retroscena accaduto sul set di un film raccontato in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

«Mi stanno arrivando tante proposte. Tornerò a lavorare nello spettacolo, penso a un programma di estetica e benessere dove mi piacerebbe diventare una moderna Rosanna Lambertucci; penso a un talk in cui faccio delle interviste a tavola, si potrebbe intitolare A cena con Luce; penso anche a un programma di eros e cucina. Poi ho due desideri».

Quali?
«Mi piacerebbe che il cinema mi chiamasse per una parte non sexy, non mi sentirei più a mio agio. E vorrei partecipare a Ballando con le stelle. Ci sono percorsi, nella vita di una persona, obbligatori e necessari. Io mi sono sempre sentita una esploratrice della vita, una ricercatrice, e la mia prima ricerca è stata nei confronti della sessualità».

Cosa cercava dietro il piacere fisico?
«Volevo sentirmi più libera attraverso il sesso ma avevo anche una profonda curiosità del potere dell’erotismo; volevo superare i miei limiti. Come dice Oscar Wilde, per superare una tentazione bisogna abbandonarsi. Sto scrivendo per Cairo editore la mia autobiografia, sono a due terzi, mancano i capitoli che la gente si aspetta, quelli sull’hard, li voglio scrivere però ho delle reticenze nel mettermi a nudo, faccio fatica, avevo chiuso con quel mondo, devo ripensare cose a cui non vorrei più pensare».

Selen: “Rocco Siffredi mi traumatizzò e non ho voluto più lavorare con lui”

[…] Perché ha smesso con l’hard?
«Perché era cambiato il mio modo di vivere la sessualità, mi era diventato impossibile fare sesso con uno sconosciuto, dovevo rispettare me stessa come donna. Se avessi continuato sarebbe stata solo una gratificazione economica e una scelta auto referenziale. Mi sono resa conto che stava diventando una gabbia che non mi rappresentava più. Sarei diventata la macchietta di me stessa. Dovevo andare oltre. Tutto il mondo dell’hard, produttori, registi, agenti, hanno cercato di trattenermi. Era scappata la gallina dalle uova d’oro. Così hanno assemblato i miei venti film, ne hanno fatto un collage in modo tale che sembra ne abbia girati molti ma molti di più. Quando ho smesso, nel 1999, fu una scelta scomoda, mi sono rimessa in gioco non sapendo se avrei trovato un altro lavoro».

[…] Rocco Siffredi non è il suo migliore amico: dice che lei gli ha chiesto di fare l’amore in tre, insieme col suo ex marito, che ha rinnegato il porno sputando sul piatto in cui ha mangiato, che però continua a farsi chiamare Selen…
«La storia dell’amore a tre l’ha inventata per screditarmi. Io mi faccio chiamare come mi piace, sono Luce e sono Selen, che è il mio nome più noto, non tutti mi conoscono col nome di battesimo. Siccome parliamo di spettacolo e di comunicazione, per essere più incisiva devo raggiungere il numero più ampio di persone. Luce e Selen, lo ripeto, sono la stessa persona».

Rocco ama le donne?
«Non le ama e non le odia: le utilizza. Con lui ho fatto il mio secondo film. La sera prima di girare, dato che eravamo giovani e con gli ormoni a mille, abbiamo fatto l’amore. Non è andata bene, lui dopo aveva delle scene e non voleva stancarsi. La sera a cena, davanti alla troupe ho detto, speriamo che domani andrai meglio. In quel film ero una ricca signora che andava a cavallo, lui era il mio maggiordomo. Gli chiedevo di preparare il bagno al rientro della mia cavalcata, Rocco prese il frustino con cui doveva accarezzarmi e mi diede una frustata così forte che dovettero fermare la scena. Quell’episodio mi traumatizzò. Non ho più voluto lavorare con lui».

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