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Cronaca Sport

Genova, arbitro 18enne picchiato da dirigente 44enne: calci e pugni durante partita delle giovanili

Genova, arbitro 18enne picchiato da dirigente 44enne: calci e pugni durante partita delle giovanili. È successo l’altro giorno in occasione di una partita di calcio giovanile under 14 tra Nuova Oregina e Anpi Casassa a Genova. Qui un arbitro di 18 anni è stato picchiato con calci e pugni da un dirigente di 44 anni, riportando ferite giudicate guaribili in 25 giorni. A colpire il giovane direttore di gara è stato un dirigente della squadra di casa, la Nuova Oregina.

La denuncia arriva da Giulio Ivaldi, presidente della Lega Nazionale Dilettanti della Liguria, che in una nota parla di «situazione gravissima dal punto di vista fisico e morale che condizionano la volontà di ragazze e ragazzi di avvicinarsi all’arbitraggio». Ivaldi fa un appello «ai presidenti di tutte le società affinché portino a conoscenza all’interno delle loro organizzazioni le terribili conseguenze che gesti di violenza nei confronti degli arbitri determinano dal punto di vista sportivo, sociale e d’immagine. La mia massima solidarietà e vicinanza al giovane Andrea, ai suoi genitori e a tutto il mondo arbitrale».

Genova, arbitro 18enne picchiato da dirigente 44enne

Il presidente aggiunge che «il mondo arbitrale sta affrontando grandi difficoltà dal punto di vista numerico e i dirigenti dell’Aia stanno operando con grandi sforzi per riuscire a coprire tutte le gare in programma settimanalmente in ogni parte della nostra regione».

Sulla deprecabile aggressione è intervenuto anche l’assessore regionale allo Sport Simona Ferro, con una nota: «Un gesto inqualificabile reso ancora più vergognoso dal contesto in cui si è verificato: un evento sportivo giovanile, dove gli adulti dovrebbero insegnare ai ragazzi valori come il rispetto e l’educazione. L’operato di questa persona getta discredito su centinaia di dirigenti sportivi liguri che invece, con dedizione e altruismo, investono il loro tempo libero al servizio dei nostri ragazzi. Al giovane arbitro Andrea vanno la mia solidarietà e l’incoraggiamento a non smettere di inseguire i suoi sogni sul campo da calcio».

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