Home » Allo stadio per Fiorentina-Juve mentre era in malattia: licenziato, ma il giudice obbliga l’azienda al reintegro
Cronaca

Allo stadio per Fiorentina-Juve mentre era in malattia: licenziato, ma il giudice obbliga l’azienda al reintegro

Allo stadio per Fiorentina-Juve mentre era in malattia: licenziato, ma il giudice obbliga l’azienda al reintegro. I fatti risalgono al 21 maggio dello scorso anno, quando il dipendente di un’azienda, in malattia dal lavoro, si recò allo stadio per seguire la propria squadra del cuore. Il lavoratore, del Valdarno aretino, era a casa per una sciatalgia, ma andò a vedere la partita allo stadio Artemio Franchi di Firenze. Ma la sua azienda, venuta a conoscenza del fatto, non la prese bene e decise di licenziarlo.

Ora, però, il giudice di Arezzo ne ha deciso il reintegro. Il motivo? La malattia non era incompatibile con la sua presenza sugli spalti visto che “andare allo stadio non richiede particolari sforzi”. Il lavoratore aveva presentato un certificato medico di alcuni giorni a causa dei dolori causati dalla sciatalgia. In quegli stessi giorni, però, la sua presenza allo stadio per la sfida tra i viola e la Juventus gli era costata caro. Perché, secondo l’azienda che decise di licenziarlo, il problema di salute sarebbe stato inventato proprio per non perdersi il match dagli spalti.

Allo stadio per Fiorentina-Juve mentre era in malattia: licenziato vince la causa contro l’azienda

Ma a favore del reintegro del lavoratore non c’è solo un valido certificato medico, ma anche la sentenza di questi giorni. Per il giudice di Arezzo Giorgio Rispoli, la malattia non obbliga il dipendente a rimanere a casa in attesa di un’eventuale visita fiscale. Altrimenti, scrive il magistrato nelle motivazioni, sarebbe un’indebita limitazione della libertà personale, possibile solo per un provvedimento restrittivo dell’autorità giudiziaria. Anche perché “andare allo stadio non richiede sforzi particolari”.

In sostanza, ciò non risulta incompatibile con una sciatalgia. Il giudice Rispoli ha dunque giudicato illegittimo il licenziamento ed ha condannato l’azienda al pagamento delle spese processuali. Tra l’altro il Tribunale del lavoro si era già espresso, nei mesi scorsi, a favore del tifoso, ma l’azienda aveva deciso di fare ricorso, poi, respinto.

Seguici anche su Facebook. Clicca qui per diventare fan della nostra pagina

Leggi anche:
Pesaro, incendio in un garage: in fiamme i veicoli parcheggiati

Loading...
Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com