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Watermelon, la birra al gusto melone ritirata dal mercato: “Contiene troppo alcol, può causare lesioni o malattie”

Watermelon, la birra al gusto melone ritirata dal mercato: “Contiene troppo alcol, può causare lesioni o malattie”. Una birra molto popolare in Australia è stata ritirata dal mercato dopo che è stato scoperto che contiene troppo alcol e i consumatori sono stati avvertiti sul consumo che potrebbe causare addirittura “lesioni o malattie”.

La birra in questione era considerata tra le migliori, prima dello scorso 7 novembre era disponibile online e acquistata in tutto il mondo, ma sono state ritirate a causa della fermentazione secondaria.

“I consumatori non dovrebbero bere o aprire questo prodotto e dovrebbero smaltirlo in modo sicuro. I prodotti alimentari contenenti alcol e carbonatazione in eccesso possono causare malattie/lesioni se consumati. Si prega di contattare Your Mates Brewing Co per istruzioni sullo smaltimento sicuro e per organizzare il rimborso”, ha affermato Food Standards Australia New Zealand, ripreso dal Daily Mail.

Watermelon, la birra al gusto melone ritirata dal mercato: cos’è la fermentazione secondaria

La fermentazione secondaria della birra è il processo di fermentazione che avviene dopo la fermentazione primaria, durante il quale la birra viene trasferita in un secondo contenitore per completare la fermentazione e maturazione. Durante questo processo, i lieviti residuali e altri componenti della birra continuano a lavorare per creare nuovi sapori e aromi, a ridurre i livelli di diacetile (un composto che può conferire alla birra un sapore di burro o popcorn bruciato) e a chiarificare la birra.

La fermentazione secondaria può avvenire in bottiglia o in un contenitore separato, come un carboy o un fusto, a seconda della preferenza del birraio e dello stile di birra che si sta producendo. La durata della fermentazione secondaria varia a seconda dello stile di birra e delle condizioni ambientali, ma di solito dura da pochi giorni a diverse settimane.

La fermentazione secondaria può contribuire a creare birre più mature e complesse, ma non è sempre necessaria. Alcuni birrifici preferiscono evitare la fermentazione secondaria per ridurre il rischio di contaminazione e semplificare il processo di produzione della birra.

Fermentazione secondaria, i rischi

In generale, la fermentazione secondaria non è pericolosa, ma ci sono alcuni fattori che potrebbero aumentare il rischio di problemi durante questo processo. Uno di questi è la contaminazione di batteri o altri microorganismi che possono causare la produzione di sostanze tossiche, o cattivi sapori nella birra.

Per minimizzare questo rischio, è importante mantenere la pulizia e l’igiene durante l’intero processo di produzione della birra, utilizzando strumenti e attrezzature pulite e sanificate. Inoltre, se la fermentazione secondaria viene effettuata in bottiglia, c’è il rischio di sovrapressione o addirittura di esplosioni se la quantità di zuccheri aggiunti per la refermentazione è troppo alta.

È quindi importante seguire attentamente le istruzioni sulla quantità di zuccheri da utilizzare e il tempo di fermentazione in bottiglia. In sintesi, se la fermentazione secondaria viene eseguita correttamente, non dovrebbero esserci problemi di sicurezza. Tuttavia, è importante prestare attenzione alla pulizia e all’igiene durante tutto il processo di produzione della birra.

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