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Cronaca

Venezia, record di operai irregolari nei cantieri navali: la scoperta della Guardia di Finanza

Venezia, record di operai irregolari nei cantieri navali: la scoperta della Guardia di Finanza. A Venezia un numero record di operai irregolari scoperti dalla Guardia di Finanza nei cantieri navali della città. Gli operai, quasi 2mila, sono per lo più bengalesi e dell’Europa dell’est. Tutti venivano retribuiti con paghe misere e spesso privati dei più elementari diritti sanciti dai contratti collettivi.

Le Fiamme Gialle, in collaborazione con l’Ispettorato del lavoro, ha condotto un’indagine mirata a scoprire sistematiche condotte di sfruttamento della manodopera all’interno dei cantieri navali di Venezia. L’analisi delle buste paga ha evidenziato che molte delle società che si occupavano dei lavori, pagavano i loro dipendenti con una paga oraria inferiore a quella prevista dai contratti nazionali di categoria, o senza concedere altre utilità che erano invece formalmente indicate nelle buste paga o, ancora, attraverso elargizioni “fuori busta”.

Venezia, record di operai irregolari nei cantieri navali

Questo ha permesso di identificare 1.951 lavoratori irregolari, che hanno percepito un flusso di reddito totale di 6 milioni di euro che non sono stati sottoposti a imposizione fiscale né contributiva. Dalle indagini condotte è emerso che le imprese appaltatrici utilizzavano sistematicamente il meccanismo della “paga globale” per retribuire i lavoratori, indipendentemente dalle previsioni del contratto collettivo nazionale di settore. Con questo sistema, il lavoratore riceveva una paga oraria forfettaria basata solo sulle ore lavorate, senza alcuna considerazione per altri fattori previsti dal contratto.

La paga lorda veniva erogata attraverso la predisposizione di una busta paga fittizia, che indicava voci come “anticipo stipendio”, “indennità di buono pasto”, “bonus 80 euro”, “indennità di trasferta” e “anticipazione TFR”, ma che in realtà non erano mai state corrisposte al lavoratore. Questo sistema era utilizzato per evadere le tasse, i contributi previdenziali e assistenziali, sottraendo al lavoratore quanto dovuto. Inoltre, sono stati rilevati elementi di sfruttamento in relazione a 383 lavoratori costretti ad accettare condizioni di lavoro particolarmente sfavorevoli e a una paga oraria inferiore ai 7 euro, a causa della loro situazione di bisogno.

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