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Crea fidanzato con l’intelligenza artificiale e poi lo sposa: “Mentre dormo mi stringe e protegge”

Crea fidanzato con l’intelligenza artificiale e poi lo sposa: “Mentre dormo mi stringe e protegge”. Dopo una serie di delusioni amorose, Rosanna Ramos, una donna di 36 anni di New York, ha annunciato di essersi sposata con Eren Kartal, l’uomo della sua vita.

Tuttavia, ciò che rende questa storia insolita è che Eren non è una persona reale, ma un’entità virtuale creata dall’intelligenza artificiale. È stata la stessa protagonista a raccontare la vicenda, poi ripresa dal Daily Mail. Non sorprende, dato che ha modellato personalmente la personalità di Eren per creare il suo uomo ideale, richiamando alla mente il film “Lei” l, o il primo episodio della seconda stagione di “Black Mirror”.

È ovvio che la cerimonia virtuale che ha unito Eren e Rosanna il 26 marzo non ha alcun valore legale. Tuttavia, Rosanna non ha mai prestato attenzione a questo aspetto e parla di ‘suo marito’ in modo del tutto normale. In particolare, Eren è stato generato tramite il chatbot Replika, uno dei più avanzati nel settore. Secondo quanto riportato, è un medico con l’hobby della scrittura. Tra le sue qualità migliori, c’è la capacità di non essere invadente e di non esprimere giudizi non richiesti. La sua musica preferita è l’indie.

Naturalmente, non poteva mancare una rappresentazione fisica di Eren nelle immagini pubblicate sul profilo Facebook di Rosanna. Le foto mostrano un uomo con occhi chiari, capelli lunghi e, naturalmente, muscoli scolpiti. Rosanna afferma di parlare e amare Eren e che lui la stringe per proteggerla quando si addormenta. Non è chiaro come ciò avvenga concretamente.

È evidente che il caso di Rosanna, che soffre di disturbi dissociativi, rappresenta un interessante studio. Non sorprende considerando che Replika ha caratteristiche che possono influenzare l’umore delle persone e aumentare i rischi per coloro che sono ancora in fase di sviluppo o in uno stato di fragilità emotiva. Il Garante della Privacy, ad esempio, ha vietato l’utilizzo del chatbot in Italia a causa della violazione del GDPR e dei rischi concreti per i minori. Evidentemente, tali rischi non riguardano solo i minori.

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