In carcere per aver ucciso 4 figli, la verità 20 anni dopo: i suoi bambini sono morti per cause naturali. È successo in Australia, dove una donna che ha trascorso 20 anni in prigione per aver ucciso i suoi quattro figli, ma qualche giorno fa è stata graziata e rilasciata. A darne notizia è Michael Daley, Procuratore Generale dello stato australiano del Nuovo Galles del Sud, che ha spiegato di aver consigliato al governatore Margaret Beazley di perdonare incondizionatamente Kathleen Folbigg, oggi 55enne.
Secondo Daley, l’ex giudice Tom Bathurst ha recentemente rivelato che ci sono ragionevoli dubbi sulla colpevolezza di Folbigg, basandosi su nuove prove scientifiche che suggeriscono che le morti dei bambini potrebbero essere state causate da cause naturali. Folbigg è stata condannata nel 2003 a 40 anni di carcere per la morte dei suoi quattro figli, tutti trovati soffocati nella culla a un’età compresa tra i 19 giorni e i 19 mesi.
La svolta nel caso che ha sconvolto il mondo
Il caso ha suscitato scalpore in tutto il mondo e la donna è stata definita “La peggiore serial killer d’Australia”. Quasi 20 anni dopo la sua condanna, però, una scoperta scientifica ha riaperto il caso. È emerso che la donna soffre di una mutazione genetica nel gene Calm2, che potrebbe aver contribuito alla morte dei suoi figli.Il giudice Bathurst ha condotto una seconda indagine sulla colpevolezza della madre.
La donna stava scontando una pena detentiva di 30 anni che sarebbe terminata nel 2033, con la possibilità di ottenere la libertà condizionale solo nel 2028. I quattro bambini sono morti in tempi diversi nel corso di un decennio, e la madre ha sempre sostenuto che le loro morti fossero dovute a cause naturali. Il rapporto finale del giudice Bathurst potrebbe raccomandare alla Corte d’Appello del Nuovo Galles del Sud di annullare le condanne.
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