Polizia sequestra la capra di una bimba ma il mandato era sbagliato: maxi risarcimento alla famiglia. La polizia sequestra la capra di una bimba ma il mandato di sequestro era sbagliato, la madre si appella e ottiene un maxi risarcimento di 300mila dollari (circa 285mila euro). È successo nell’aprile del 2022 nello Stato americano della California, ma solo in questi giorni la notizia è circolata, dopo l’accordo con la polizia, che aveva confiscato e macellato illegalmente la sua capra da compagnia.
Protagonista, suo malgrado, una bambina che all’epoca dei fatti aveva appena 9 anni. Cedar, questo il nome che la bimba aveva dato alla sua capra, è stato portato al macello nel 2022. La madre ha citato in giudizio il dipartimento nel 2023, un anno dopo che gli agenti avevano sequestrato l’animale con un mandato che riportava un errore. Sua figlia aveva ricevuto Cedar in dono e se ne era presa cura quotidianamente per mesi, con l’intenzione di allevarlo per un’asta di bestiame alla fiera della contea di Shasta.
Tuttavia, quando Cedar è stato consegnato alla fiera, a luglio di quell’anno, la ragazzina ha capito che non sarebbe riuscita a separarsi dall’animale, soprattutto perché l’asta a cui avrebbe dovuto partecipare prevedeva la vendita degli animali per il macello. Ma era già troppo tardi. L’animale era stato venduto da un senatore repubblicano della California, per 902 dollari (circa 855 euro). Quest’ultimo, tuttavia, ha accettato di annullare l’acquisto, ma gli organizzatori della fiera si sono rifiutati di restituire Cedar.
‘Il rapimento’
A quel punto, con la figlia in lacrime per il cuore spezzato pensando che il suo migliore amico finisse macellato, la donna ha rubato la capra e l’ha nascosta in una fattoria nella contea di Sonoma. Gli agenti di polizia hanno percorso circa 800 km tra andata e ritorno per prelevare l’animale con la forza. Successivamente si è scoperto che avevano un mandato per la fattoria sbagliata. Non è chiaro cosa sia successo esattamente a Cedar, ma si ritiene che sia stato consegnato alla fiera, dove è stato macellato e la sua carne utilizzata in un barbecue comunitario.
Secondo la denuncia presentata contro la polizia, la bambina che oggi ha 11 anni, “è rimasta con il cuore spezzato dopo ave rperso Cedar, che è stato ucciso”, recita il documento. I giudici hanno dato ragione alla donna che lo scorso venerdì, 1 novembre, ha raggiunto un accordo con l’ufficio dello sceriffo della contea di Shasta, come riporta il ‘Courthouse News Service’, che ha preferito evitare la battaglia legale e concedere alla famiglia un maxi risarcimento di 300mila dollari (circa 285mila euro).
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