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Trafficante di droga condivide la foto del suo cane: da un dettaglio la polizia lo trova e arresta anche il complice

Trafficante di droga condivide la foto del suo cane: da un dettaglio la polizia lo trova e arresta anche il complice. Un trafficante di droga condivide la foto del suo cane ma un dettaglio rivela la sua posizione, così la polizia lo trova e smantella un’intera organizzazione criminale. È successo a Londra, nel Regno Unito, dove i due trafficanti internazionali di droga sono stati scoperti grazie ad una semplice foto di un cane condivisa tra loro.

Stefan Baldauf, 64 anni, e Philip Lawson, 63 anni, secondo la polizia erano a capo di un gruppo criminale che progettava di inviare quasi mezza tonnellata di ecstasy, per un valore stimato di 53 milioni di sterline (circa 61 milioni di euro), dal Regno Unito all’Australia. Il piano però è fallito quando un altro componente dell’organizzazione, ha inviato a Baldauf una foto del suo bulldog francese di nome Bob, con il suo numero di telefono inciso sul collare identificativo ben visibile.

Gli investigatori hanno ingrandito la foto e scoperto il numero. In poco tempo, sono riusciti a risalire a Brown, 57 anni, residente a Bromley, nel sud-est di Londra, come riportato dal quotidiano “Metro”. La polizia ha infine smantellato l’organizzazione, svelando il modus operandi della banda e identificandone i due leader.

La condanna

Lo scorso lunedì, 20 gennaio, Baldauf, anch’egli residente a Londra, è stato condannato a pagare una multa di 1,2 milioni di sterline (circa 1,4 milioni di euro) per il reato commesso. Attualmente sta scontando una pena di 28 anni di carcere per traffico di droga. La pena aumenterà di ulteriori sette anni nel caso in cui l’imputato non paghi la multa che gli è stata comminata a margine del processo.

Lo stesso Baldauf ha inconsapevolmente aiutato la polizia a identificarlo inviando una foto durante una conversazione telefonica, nella quale la sua immagine era riflessa su una porta. L’errore è stato commesso tramite EncroChat, una rete di comunicazione criptata che, presumibilmente, i membri della banda utilizzavano per pianificare le loro attività criminali.

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