Getta il figlio in mare per scherzo durante la gita in barca: colpito dalle eliche, muore a 13 anni. Un uomo getta il figlio in mare per scherzo durante la gita in barca mentre era in vacanza in Thailandia, ma il ragazzino, di appena 13 anni, viene colpito dalle eliche e muore. Artem Bugorskiy, un cittadino russo di 45 anni, è stato arrestato con l’accusa di essere responsabile della morte di suo figlio Lucas.
L’incidente è avvenuto la scorsa settimana a Phang Nga, in Thailandia. Secondo i testimoni, Artem avrebbe afferrato Lucas, che possedeva la doppia nazionalità thailandese e russa, lo avrebbe portato a prua e gettato in acqua, presumibilmente per scherzo, come riportato dal Bangkok Post. Subito dopo, Artem si è tuffato in mare, ma ormai era troppo tardi.
Il capitano ha immediatamente fermato l’imbarcazione per cercare di soccorrere il ragazzo, che ha riportato gravi ferite alla testa e al viso causate dalle eliche. Lucas è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Kuraburi Chai Pattana, ma non è sopravvissuto alle lesioni riportate. Le autorità hanno arrestato Artem non appena la nave ha attraccato. L’uomo ha dichiarato alla polizia di aver “perso la memoria” dell’incidente avvenuto il 22 gennaio.
La gita trasformata in tragedia
A bordo della barca si trovavano 17 cittadini thailandesi e 16 turisti stranieri, accompagnati da un equipaggio di cinque persone. Durante un’intervista con una televisione locale, Artem ha risposto brevemente alle domande di un giornalista mentre veniva condotto in un centro di detenzione. Quando gli è stato chiesto se fosse triste, ha replicato con una domanda: “Chi ha ucciso mio figlio?”.
Il giornalista gli ha risposto in modo diretto: “Tu”. A quel punto, Artem ha mostrato stupore e incredulità, esclamando: “Io?! Non ho ucciso mio figlio”. Di fronte all’insistenza del giornalista, che gli ha chiesto nuovamente se negasse ogni responsabilità, l’uomo ha ribadito con fermezza: “No!”. Alla domanda successiva, che cercava ulteriore conferma sulla sua sicurezza nel dichiararsi innocente, Artem ha risposto con decisione: “Sì” (foto da archivio).
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