Camminare scalzi per casa, più rischi o benefici? La risposta degli esperti. Camminare scalzi per casa è una pratica comune che può sembrare naturale e confortevole. Secondo gli esperti podologi, presenta numerosi benefici, ma anche alcuni rischi da considerare. Il dottor Roberto Conenello, in un’intervista riportata da HuffPost, evidenzia che camminare senza scarpe rafforza i muscoli intrinseci del piede, che tendono a indebolirsi con l’età e con l’uso prolungato delle calzature. L’uso insufficiente di questi muscoli può causare difficoltà nei movimenti normali e ridurre l’efficienza metabolica del corpo.
La podologa Alicia Canzanese, presidente dell’American Academy of Podiatric Sports Medicine, conferma su SELF che i muscoli intrinseci sono fondamentali per mantenere l’equilibrio e percepire la posizione del corpo nello spazio. Inoltre, camminare scalzi permette alla pelle dei piedi di respirare, riducendo l’umidità e il rischio di infezioni come il piede d’atleta, come spiega la dermatologa Hannah Kopelman nello stesso articolo. Un altro beneficio è l’effetto rilassante generato dal contatto diretto dei piedi con diverse superfici, che può offrire una sensazione simile a quella della riflessologia.
Per integrare gradualmente questa abitudine, Canzanese suggerisce su SELF di iniziare con sessioni di 20-30 minuti su superfici imbottite, come tappeti, per evitare lesioni. Camminare scalzi, se praticato correttamente, può rafforzare i muscoli del piede, ridurre il rischio di infezioni cutanee e favorire una connessione sensoriale rilassante con l’ambiente.
I rischi
Tuttavia, non è privo di rischi. Camminare su superfici dure può affaticare il piede e provocare condizioni dolorose come la fascite plantare. Durante la pandemia, l’aumento del tempo trascorso scalzi in casa ha aggravato questa problematica, come sottolinea la podologa Elizabeth Daughtry su SELF. I piedi nudi sono inoltre più esposti a sostanze irritanti, allergeni e oggetti pericolosi, con possibili conseguenze anche gravi. Per chi ha pelle sensibile, dermatite da contatto o eczema, il rischio di irritazioni o lesioni è maggiore, come riportato dalla dermatologa Kopelman su HuffPost.
Ulteriori rischi includono scivolamenti su superfici bagnate, calpestio di oggetti duri o taglienti e stress alle articolazioni dovuto alla mancanza di ammortizzazione. Pertanto, l’uso delle calzature rimane essenziale in determinate situazioni. Persone con neuropatia, artrite, fascite plantare o cuscinetti adiposi ridotti, soprattutto oltre i 50 anni, dovrebbero optare per scarpe con supporto dell’arco plantare e ammortizzazione anche in casa, come raccomandato da Canzanese su SELF. Nonostante i benefici, è importante bilanciare questa pratica con le esigenze individuali per proteggere la salute dei piedi.
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