Come concepire un figlio maschio con un trucco a letto: prof di matematica scopre la formula. La scienza da anni su chiede come concepire un figlio maschio, ebbene una prof di matematica sembra aver scoperto la formula. La professoressa Hannah Fry, una matematica britannica, ha rivelato un’interessante correlazione tra il momento del concepimento e la probabilità di dare alla luce un figlio maschio.
Attraverso un’analisi statistica, ha osservato un aumento delle nascite di bambini maschi subito dopo la fine delle guerre mondiali, un fenomeno noto come “effetto del soldato di ritorno”. Mostrando un grafico con il rapporto tra nascite maschili e femminili in Inghilterra e Galles, la prof ha evidenziato due picchi significativi: uno nel 1919, dopo la Prima guerra mondiale, e un altro nel 1945, alla fine della Seconda guerra mondiale.
Come concepire un figlio maschio, secondo l’accademica, deriva da una combinazione di fattori sociali e biologici che influenzano il sesso del nascituro. Il ritorno dei soldati a casa comporta un aumento dei rapporti sessuali e, di conseguenza, una maggiore probabilità di concepimento. Poiché le donne che rimangono incinte nei primi giorni della loro finestra fertile tendono ad avere più spesso figli maschi, questo spiegherebbe l’incremento di nascite maschili in tali periodi.
La professoressa ha spiegato che il momento del concepimento all’interno del ciclo mestruale può influenzare in modo sottile la probabilità di avere un maschio o una femmina. Se il concepimento avviene nelle fasi iniziali della finestra fertile, è leggermente più probabile che il nascituro sia un maschio. Questo potrebbe essere legato a variazioni nei livelli ormonali o nel grado di acidità dell’ambiente della cervice, che influenzano la selezione degli spermatozoi.
La formula
Gli spermatozoi con il cromosoma Y, responsabili del concepimento di un maschio, tendono a essere più veloci ma meno resistenti rispetto a quelli con il cromosoma X, che generano una femmina. Se l’ambiente della cervice è più favorevole nei primi giorni della finestra fertile, gli spermatozoi Y hanno maggiori possibilità di raggiungere l’ovulo per primi.
Oltre a questo fattore biologico, alcuni studi suggeriscono che vi sia anche un tasso di mortalità embrionale leggermente più elevato tra i feti femminili, il che potrebbe contribuire allo squilibrio tra nascite maschili e femminili.
Tuttavia, Fry ha precisato che questa teoria non garantisce il successo su scala individuale. Sebbene i dati mostrino una tendenza chiara a livello di popolazione, la probabilità per una singola coppia di influenzare il sesso del proprio bambino con questo metodo è molto bassa.
L’effetto del soldato di ritorno non è legato esclusivamente ai conflitti bellici. Un altro picco di nascite maschili si verificò nel 1973, durante una crisi energetica in Gran Bretagna, quando molte persone lavoravano solo pochi giorni alla settimana e trascorrevano più tempo in casa.
Nonostante questi fenomeni, anche in tempi normali nascono leggermente più maschi che femmine. Il rapporto medio è di circa 104 maschi ogni 100 femmine. Questo equilibrio si mantiene perché, statisticamente, i maschi hanno una mortalità leggermente più alta prima dell’età adulta, spesso a causa di incidenti o problemi di sviluppo.
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