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Valentino Rossi: “Matrimonio? Ora ci può stare. Piloti di moto sono scappati di casa che si arricchiscono, in auto pagano per correre”

Valentino Rossi: “Matrimonio? Ora ci può stare. Piloti di moto sono scappati di casa che si arricchiscono, in auto pagano per correre”. Valentino Rossi sul matrimonio con Francesca Sofia Novello, la differenza tra piloti di auto e moto, e non solo, l’ex campione di MotoGp a tutto tondo in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

Pronto a correre la prima gara del campionato GT in Australia, Valentino Rossi racconta la sua vita da compagno, padre e pilota, e lo fa con la spontaneità che lo contraddistingue. «Pensavo fosse più difficile fare il papà», ammette, riflettendo sulla sua esperienza di genitore. Dopo l’arrivo della seconda figlia, Gabriella, la situazione è diventata più complessa. «Beh, con due figlie diventa più complicato. All’inizio è semplice perché i neonati, a parte non dormire la notte, non è che pretendano chissà che. Tocca fare il rodaggio». Racconta un episodio significativo: «Avevo cucinato gli spaghetti per Giulietta, li avevo lasciati così, lunghi. È arrivata Francesca: ma no, li devi tagliare, altrimenti come fa?».

Valentino Rossi: “Matrimonio? Ora ci può stare”

La realtà che accoglierà le sue figlie lo preoccupa, soprattutto considerando il contesto attuale fatto di guerre, sofferenze e intolleranze. «Sembra di essere regrediti. Un ritorno alla forza, alla violenza, come se il bene comune non fosse più un tema fondamentale. Ciascuno sta dietro ai propri interessi e chi può fa la voce grossa. Se l’andazzo è questo, diventa difficile essere ottimisti pensando a chi si trova ai margini, alla condizione delle donne. Immaginavo un futuro migliore».

Nonostante tutto, la passione per le gare rimane una costante nella sua vita. «Quando vado a correre cerco e trovo la stessa concentrazione. Sento la mancanza della famiglia, ma so di avere bisogno anche di quella felicità lì. Si tratta di migliorare, di essere competitivo con le auto. Che sono molto più sicure delle moto. Prima del via, in MotoGp, sei tesissimo, hai a che fare con la paura. Un’adrenalina incomparabile». E aggiunge un’osservazione sulle differenze tra piloti di moto e piloti di auto: «I piloti di auto sono quasi sempre ricchi che pagano per correre mentre i piloti di moto sono degli scappati di casa che magari diventano ricchi correndo».

Dopo 26 anni nel Motomondiale, si sente un miracolato? «La mattina mi sveglio, mi accorgo di essere tutto di un pezzo, sano e salvo, e sono contento. Il merito va alla fortuna, ma anche all’attenzione che metti per preservare il tuo corpo, per ragionare». Ripensa a momenti precisi della sua carriera: «Ricordo un sacco di attimi precisi, un sorpasso preparato e riuscito, l’intenzione di una mossa senza sapere se ne verrai fuori, l’istante che innesca un incidente».

Valentino Rossi: “Un incidente ha accelarato il mio addio alle moto”

E la paura vera, quando l’ha provata? «In Austria, 2020, la moto di Morbidelli che vola, passa sopra il mio casco come un enorme proiettile impazzito. È stato il momento più pericoloso della mia carriera. Un incidente che ha accelerato la decisione di smettere con le moto perché era fuori dal mio controllo». Cita anche un altro episodio traumatico: «Poi, quando mi sono rotto la gamba al Mugello nel 2010. Mai provato un dolore così, l’osso fuori dalla pelle, la sensazione che una parte del tuo corpo è staccata dal resto».

Un pensiero va a Marco Simoncelli. «Cavolo, è appena passato il suo compleanno, 20 gennaio. Eh, molti pensieri che il tempo addolcisce. Mi dico: che peccato non stare vicini, vedere cosa avrebbe combinato il Sic da amico e da avversario, generoso com’era. È un rimpianto che resta».

La sua compagna, Francesca Sofia Novello, ha dichiarato: «Se capita di sposarci, bene, altrimenti ci amiamo lo stesso». Con due figlie, l’idea del matrimonio è cambiata? «Fare dei bambini, per una coppia, è un passo più importante del matrimonio. Però, al punto in cui siamo, ci può stare anche sposarci». Immagina anche una scena speciale per il giorno del sì: «Al matrimonio di un amico, i figli già grandicelli hanno portato gli anelli all’altare. Bellissimo. Così mi piacerebbe. Lo dico per prendere tempo: ora che Gabriella possa fare una cosa del genere passa un bel po’».

Valentino Rossi: “Mio padre mi ha insegnato come approcciare la vita”

Il rapporto con il padre, Graziano, gli ha lasciato insegnamenti importanti. «Il mio è un babbo molto particolare ma ho solo buoni ricordi. Mi ha insegnato come approcciare la vita, lo sport, mi ha fatto ridere, mi è sempre piaciuto». E la madre Stefania, sempre presente, ora è anche una nonna affettuosa. «Mi ha cresciuto, è un punto di riferimento, siamo vicini di casa. Quando la Franci era incinta le dissi, scherzando: appena nasce la bambina te la diamo per due o tre anni e poi la veniamo a riprendere. Ma lei ha le sue cose da fare e ho capito il grande potere che hanno le nonne. Formano la lobby delle nonne. Potentissima per chi ha figli piccoli».

Rossi e Biaggi sono stati avversari irriducibili, ma oggi il rapporto è diverso. «Correre contro comporta un odio sportivo fortissimo. Ma quando si smette, resta il rispetto per chi ha diviso con te emozioni e tensioni». Vale lo stesso per Stoner e per altri rivali di un tempo: «Quando rivedo Gibernau o Lorenzo, provo gusto. Avversari che non sono mai andati oltre un certo limite di aggressività».

Di recente ha partecipato al GialappaShow, un’esperienza che ha apprezzato ma senza particolari ambizioni nel mondo dello spettacolo. «Desideravo da tempo fare qualcosa con la Gialappa’s, è stata una bella esperienza. Ricevo molte proposte ma non sono interessato a fare cose del genere per davvero. Una volta ogni tanto basta».

D’altronde, la VR46 è un’azienda seria, con diversi settori di attività. «Vero. Divisa in tre settori dedicati all’abbigliamento, gestito da Albi Tebaldi, al team di MotoGp, con a capo Uccio Salucci, all’Academy curata da Carlo Casabianca. Circa 90 dipendenti. Beh, stiamo cominciando ad avere una storia». Senza dimenticare il ranch e il fan club Tribe, creato per offrire vantaggi ai tifosi. «Tante roba e tante beghe», conclude con un sorriso.

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