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Febbraio il mese più corto dell’anno: le origini della scelta

Febbraio il mese più corto dell’anno: origini e motivazioni legati alla scelta

Tutti sappiamo che Febbraio è il mese più corto dell’anno con i suoi 28 giorni che diventano 29 negli anni bisestili. Ma come mai tutti gli altri o ne hanno 30 o 31? Da cosa dipende questa anomalia nella suddivisione dei giorni dell’anno? La risposta è da ricercare in tempi molto antichi che risalgono agli antichi romani.

Una prima suddivisione dell’anno solare è da attribuire a Romolo, l’antico fondatore della città di Roma. I mesi da lui considerati erano 10 per un totale di 304 giorni. infatti, il periodo invernale non veniva considerato come importante essendo poco utile tanto per l’agricoltura quanto per il settore bellico. I primi quattro mesi dell’anno erano dedicati alle divinità di Marte, afrodite, Maya e giunone mentre nel 713 a.C. l’imperatore romano Numa Pompilio aggiunse i mesi di Ianuarius (Gennaio) e Februarius (Febbraio).

Proprio l’ultimo mese dell’anno veniva dedicato alla purificazione (dal latino februare) ed alle celebrazioni in vista della primavera. Giulio Cesare nel 46 a.C. Emana un nuovo calendario solare sulla scorta di quello realizzato dall’astronomo egiziano Sosigene di Alessandria. Si iniziò così a contare l’inizio dell’anno dal primo di gennaio anziché dal mese di Marzo e venne introdotto l’anno bisestile. In origine il mese di Febbraio era di 29 giorni con l’aggiunta di uno negli anni bisestili.

Quando il Senato decise che l’ottavo mese dell’anno fosse dedicato all’imperatore Ottaviano Augusto, si fece notare che quello contava solo 30 giorni mentre luglio, dedicato a Giulio Cesare, ne aveva 31. Pertanto, per non arrecare torto a nessuno dei due imperatori, si decise di sottrarre un giorno al mese di Febbraio per aggiungerlo ad Agosto.

Papa Gregorio XIII introdusse quello che è giunto fino a noi

Questo modo di suddividere l’anno solare fu mantenuto fino al 1582 quando Papa Gregorio XIII introdusse quello che è giunto fino a noi con il nome di Calendario Gregoriano in suo onore. Varie modifiche furono apportate al calendario, fermo restando che il mese di Febbraio rimase l’unico di 28 giorni. Il fatto poi che ogni quattro anni Febbraio si prolunghi di un giorno aggiuntivo ha a che vedere con la necessità di allineare il calendario con l’anno solare.

Il tempo di rivoluzione della Terra intorno al Sole, difatti, non è di 365 giorni precisi ma bensì di 365,24. Questa piccola discrepanza decimale ogni quattro anni consente la formazione di un giorno intero che gli antichi romani inserirono al mese di Febbraio chiamandolo bisestile. Tale regola fu mantenuta anche nel Calendario Gregoriano.

Il secondo mese dell’anno è stato mantenuto corto per adattarsi alle necessità agricole degli antichi romani e il fatto di aggiungergli un giorno a cadenze quadriennali regolari consente di mantenere l’allineamento dell’anno con le stagioni, garantendo così una omogeneità tra le festività e i cicli naturali della Terra.

Curiosamente nel corso della storia non è sempre stata rispettata questa regola. Ad esempio, in Svezia nel 1712 il calendario segnò la data del 30 Febbraio. Nella Russia del 1917, durante la Rivoluzione di Ottobre, si decise di cambiare il corso dei mesi ma il calcolo non fu preciso: gli anni 1930 e 1931 registrarono un mese di Febbraio di 30 giorni.

Marcella Selo

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Marcella Selo

Diplomata al conservatorio in canto lirico, suona il pianoforte dall’età di 5 anni e la musica non ha mai abbandonato la sua vita. Ha fondato due cori polifonici: I Cantores Ecclesiae fondato 30 anni fa e che si è esibito durante tutta la sua carriera in svariati concerti dai programmi classici e gregoriani; 6 anni fa ha fondato un altro ensemble, i Royal Gospel Choir che ha prodotto diversi concerti accompagnato da quartetto jazz live.

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