Trova un tesoro in vecchie lire nella casa dei genitori ma non può cambiarli: 48enne fa causa alla Banca d’Italia. Un uomo trova un tesoro in vecchie lire nella casa dei genitori ma non può cambiarli e decide di fare causa alla Banca d’Italia. Protagonista, suo malgrado, un 48enne di Pescara che, mentre riordinava la casa dei genitori, deceduti a causa del Covid, ha rinvenuto una somma considerevole in una credenza della cucina: 205 milioni di vecchie lire, suddivisi in banconote da 50.000 e 100.000 lire. Un patrimonio che, convertito in euro, equivarrebbe a oltre 100.000 euro.
Convinto di poter ottenere la conversione, l’uomo si è rivolto alla Banca d’Italia, ma ha ricevuto un netto rifiuto. L’istituto ha infatti spiegato che il termine per cambiare le lire in euro è scaduto nel 2012, essendo trascorsi più di dieci anni dall’introduzione della moneta unica nel 2002. Secondo quanto riportato dal quotidiano ‘Il Centro’, il 48enne ha quindi deciso di affidarsi a uno studio legale di Roma specializzato in conversioni lira/euro.
La strategia
La strategia adottata prevede il ricorso al Tribunale ordinario di Roma per ottenere la conversione forzata della somma. L’avvocato incaricato ha dichiarato: “Confidiamo nella sensibilizzazione della politica, facendo leva sull’articolo 2935 del Codice Civile. Questa norma stabilisce che la prescrizione decorre dal momento in cui il diritto può essere esercitato. In questo caso, il termine decennale dovrebbe partire dal momento del ritrovamento del denaro, ovvero dal 2024”. Ora spetterà al tribunale valutare se la richiesta possa avere fondamento giuridico e se il 48enne potrà recuperare il valore del denaro ritrovato.
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