Finge sulla malattia della figlia per raccogliere donazioni: 41enne scoperta e arrestata. Una donna di 41 anni finge sulla malattia della figlia per raccogliere donazioni e fondi in giro ma viene scoperta e arrestata dalla polizia. È successo nello Stato americano dell’Indiana. La 41enne è accusata di frode e negligenza dopo aver ingannato il pubblico sulle condizioni di salute della figlia.
La donna aveva affermato che la bambina soffriva di una malattia genetica terminale, attirando l’attenzione dei media e della Make-A-Wish Foundation, che si erano mobilitati per aiutarla. Tuttavia, secondo i documenti del tribunale ottenuti da WANE, un’affiliata locale della CBS, la bambina era effettivamente affetta da una patologia genetica, ma questa era cronica e non terminale.
Aveva raccontato che la figlia era affetta dalla sindrome di Pilarowski-Bjornsson (PBS) e dalla sindrome di Lennox-Gastaut (LGS), affermando che quest’ultima le causava fino a 90 crisi epilettiche al giorno. Nel 2021 aveva anche avviato una raccolta fondi su GoFundMe, sostenendo che la bambina avesse solo sei mesi o un anno di vita e che il suo sogno era quello di visitare il parco giochi Disney World.
La scoperta
Queste dichiarazioni avevano portato l’emittente statunitense a raccontare in tv la sua triste storia nell’agosto 2022. Durante l’intervista, la 41enne aveva dichiarato che sua figlia era l’unica sopravvissuta a questa rara malattia, che non avrebbe mai potuto guarire, ma i documenti del tribunale hanno rivelato che, sebbene la bambina fosse realmente affetta da PBS, la madre aveva ingannato il pubblico sulla gravità della malattia.
Inoltre, era emerso che non le forniva i farmaci prescritti. Tre settimane dopo il servizio di WANE, la bambina era stata portata in ospedale per crisi epilettiche e altri sintomi. I medici del Peyton Manning Children’s Hospital di Indianapolis avevano sospettato abusi medici e scoperto che la madre non riforniva le medicine necessarie per il trattamento della figlia.
Dopo questa scoperta, gli altri due figli della donna, di 5 e 6 anni, erano stati affidati a una famiglia adottiva, che aveva riferito alle autorità che i bambini non erano stati addestrati all’uso del vasino né frequentavano la scuola. A seguito delle indagini, la madre è stata accusata di un reato di frode e due di negligenza aggravata.
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