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Il paradosso di Ovindoli e Roccaraso: pagano le spese degli attacchi contro Napoli e i napoletani

Il paradosso di Ovindoli e Roccaraso: pagano le spese degli attacchi contro Napoli e i napoletani. In queste settimane un vero e proprio paradosso vede come protagoniste Ovindoli e Roccaraso. Le due note località sciistiche dell’Appennino centrale, a causa della narrazione mediatica sugli spostamenti dei napoletani, vedono diminuire il normale flusso turistico.

Da ormai un mese diversi organi di informazione, sia televisivi che della carta stampata, non fanno altro che enfatizzare la presunta “invasione” di turisti napoletani in queste zone, generando una reazione negativa che ha portato a conseguenze dirette sul turismo locale. Il risultato è che, se inizialmente c’era stata un’affluenza di visitatori partenopei, successivamente si è verificata una drastica riduzione di tutto il turismo, probabilmente a causa del clima di ostilità che si è venuto a creare.

Gli attacchi ai napoletani ha avuto un effetto collaterale purtroppo più ampio: la percezione di una presunta invasione ha contribuito a diffondere un senso di allarme e insicurezza che ha scoraggiato anche altri turisti, non solo quelli provenienti da Napoli. Di conseguenza, le due località sciistiche si trovano a fare i conti con un calo delle presenze, un fenomeno che può avere ripercussioni economiche significative, soprattutto considerando che il turismo invernale rappresenta una risorsa fondamentale per queste zone.

Le ripercussioni

In sostanza, per alimentare stereotipi e luoghi comuni, anziché favorire una gestione equilibrata del turismo, la narrazione mediatica ha finito per produrre l’effetto opposto: l’allontanamento non solo dei visitatori partenopei, ma anche di coloro che abitualmente scelgono queste mete per trascorrere i fine settimana sulla neve. Questo dimostra, ancora una volta, come una parte (deviata) dell’informazione possa influenzare profondamente le dinamiche economiche e sociali di un territorio, talvolta in modo imprevisto e controproducente.

La vicenda evidenzia un problema molto serio legato alla comunicazione e alla percezione pubblica. Il modo in cui viene raccontata una determinata situazione, infatti, può alterare la realtà, amplificando timori infondati e provocando reazioni sproporzionate. In questo caso, l’eccessiva attenzione mediatica sul fenomeno ha generato un clima di tensione che si è poi tradotto in una fuga di turisti, con effetti negativi per l’economia locale.

In conclusione, la vicenda di Ovindoli e Roccaraso rappresenta un esempio concreto di come la narrazione pubblica possa influenzare il comportamento delle persone e le scelte collettive. Al di là della questione specifica, invita a riflettere sull’importanza di un’informazione equilibrata e responsabile, in grado di evitare generalizzazioni dannose e di promuovere una visione più oggettiva della realtà.

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