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Salute

La magia dei legumi e il consiglio degli esperti (ascoltato solo al Sud): rischio malattie cronico-degenerative ridotto

La magia dei legumi e il consiglio degli esperti (ascoltato solo al Sud): rischio malattie cronico-degenerative ridotto. La magia dei legumi che rappresentano una fonte preziosa di proteine vegetali e di micronutrienti essenziali, tra cui vitamine del gruppo B, ferro, zinco e fibra. Il loro consumo è associato a una riduzione del rischio di malattie cronico-degenerative, come patologie cardiovascolari, obesità, diabete e alcune forme di cancro. Nonostante siano un elemento cardine della Dieta Mediterranea, il loro consumo risulta ancora limitato.

Uno studio condotto dall’Istituto Superiore di Sanità, denominato ARIANNA e basato su un campione di 3732 persone, ha rilevato che meno della metà degli intervistati segue le raccomandazioni delle Linee Guida per una Sana Alimentazione, che consigliano di consumare legumi 2-3 volte a settimana. La Giornata Mondiale dei Legumi, istituita dalle Nazioni Unite nel 2018 e celebrata oggi, 10 febbraio, mira a sensibilizzare sull’importanza di questi alimenti e a promuoverne un consumo più diffuso.

Secondo Erica Cardamone, ricercatrice presso il Dipartimento di Sicurezza Alimentare, Nutrizione e Sanità Pubblica Veterinaria dell’ISS, il consumo globale di legumi è ancora basso, attestandosi in media a 7,77 kg pro capite all’anno. A livello geografico, l’Africa registra il consumo più elevato (11,46 kg pro capite), mentre l’Europa si colloca all’ultimo posto con soli 2,97 kg pro capite.

I dati del progetto ARIANNA mostrano che il 62,76% degli intervistati dichiara di consumare almeno due porzioni di legumi a settimana. Tuttavia, analisi più approfondite evidenziano che meno della metà dei partecipanti segue effettivamente questa abitudine alimentare. Inoltre, lo studio ha individuato alcune differenze significative tra le fasce demografiche: uomini, persone con più di 40 anni e soggetti con un reddito superiore a 50.000 euro annui risultano meno inclini a rispettare le raccomandazioni. Al contrario, il consumo è più elevato nel Sud Italia e tra coloro che svolgono regolare attività fisica.

Il consumo (basso) in Italia

In Italia, il consumo medio giornaliero di legumi è di appena 9 grammi, con una distribuzione simile tra bambini e anziani. Tuttavia, adolescenti (25%) e adulti (29%) tendono a consumarne quantità inferiori rispetto alle raccomandazioni.

Dal punto di vista nutrizionale, i legumi offrono un’elevata qualità proteica e un’abbondante presenza di micronutrienti, con un costo contenuto che li rende un’opzione sostenibile anche economicamente. Inoltre, il loro ruolo nella Dieta Mediterranea e la capacità di ridurre il consumo di proteine animali li rendono fondamentali per la tutela della salute umana e ambientale.

Oltre ai benefici nutrizionali, i legumi apportano vantaggi anche dal punto di vista ecologico: migliorano la fertilità del suolo, fissano l’azoto atmosferico riducendo la necessità di fertilizzanti chimici, richiedono meno risorse idriche rispetto ad altre colture e producono un quantitativo inferiore di emissioni di gas serra. Tutti questi aspetti contribuiscono a renderli un alimento a basso impatto ambientale e un’importante risorsa per un sistema alimentare più sostenibile.

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