Malore dopo cena al ristorante della nave da crociera: coppia passa il viaggio di nozze in quarantena. Una coppia di neo sposi ha passato il viaggio di nozze in quarantena a causa di un malore dopo cena al ristorante della nave da crociera. Protagonisti due giovani ferraresi, che si dono visti rovinare il proprio viaggio di nozze a causa di una grave gastroenterite con colite che ha colpito entrambi durante la crociera organizzata da un’agenzia di viaggi.
Il pacchetto turistico, del valore di oltre duemila euro, comprendeva una “crociera da sogno” che avrebbe dovuto rappresentare un’esperienza indimenticabile per i novelli sposi. Tuttavia, la sera successiva all’imbarco, dopo aver cenato nel ristorante della nave, i due hanno manifestato gravi sintomi di intossicazione alimentare che li hanno costretti a essere posti in quarantena sulla nave. Nonostante il danno subito, né l’agenzia di viaggi né il tour operator hanno accettato alcuna responsabilità, né offerto soluzioni o risarcimenti adeguati.
La richiesta di risarcimento
Di fronte a questa situazione, la coppia ha deciso di rivolgersi alla Lega Consumatori, che ha preso in carico il caso. “Siamo prontamente intervenuti chiedendo un risarcimento integrale della vacanza rovinata, includendo anche il danno non patrimoniale derivante dal mancato godimento del viaggio di nozze, in base a quanto previsto dall’articolo 46 del Codice del Turismo, le agenzie di viaggi e i tour operator sono responsabili per i disservizi che riguardano il pacchetto turistico acquistato. Il tutto è confermato da una recente sentenza della Cassazione”, le parole di Andrea Maggi, consigliere nazionale della Lega Consumatori nonché vice presidente per l’Emilia Romagna, riportate da ‘Il Resto del Carlino’.
Secondo Maggi, “la sentenza della Corte di Cassazione è di grande rilevanza. La giurisprudenza stabilisce che nel caso in cui un consumatore subisca un danno a causa di un pacchetto turistico, è possibile richiedere il risarcimento per il danno subito, anche in caso di intossicazioni alimentari o altre problematiche sanitarie legate ai servizi forniti. In sostanza, le strutture che organizzano il viaggio, comprese le agenzie di viaggio e le compagnie di crociera, sono responsabili e sono tenute a garantire la sicurezza e il benessere dei passeggeri”, spiega.
Richiamo alle responsabilità
“Il caso è emblematico perché dimostra la necessità di essere tutelati nei propri diritti di consumatore, un tema sempre più centrale nel settore turistico. Non è solo una questione di risarcire un danno economico, ma anche di garantire che chiunque si impegni in un contratto turistico possa godere della vacanza per la quale ha pagato, senza essere costretto a subire disagi o danni per circostanze non imputabili alla propria responsabilità”, conclude il consigliere nazionale della Lega Consumatori nonché vice presidente per l’Emilia Romagna.
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