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Cattivo a pagamento: “Mi chiamano per molestare le fidanzate e poi fanno gli eroi”

Cattivo a pagamento: “Mi chiamano per molestare le fidanzate e poi fanno gli eroi”. Un uomo che per lavoro fa il cattivo a pagamento, spiega i motivi per i quali i clienti lo chiamano. Shazali Sulaiman, un giovane malese di 28 anni, ha attirato l’attenzione per la sua insolita e controversa iniziativa imprenditoriale.

Il 28enne, facendo leva sul suo aspetto da gangster, si è proposto come “cattivo mercenario”, offrendo un servizio in cui finge di molestare la fidanzata o la compagna di un cliente per permettere a quest’ultimo di intervenire eroicamente e apparire come il salvatore della situazione. L’idea, pubblicizzata sui social media, ha suscitato curiosità e dibattito.

Sulaiman ha promosso il suo servizio su Facebook con un messaggio provocatorio, invitando gli uomini che si sentono ignorati o trattati con indifferenza dalle loro partner a contattarlo per uno “spettacolo meraviglioso”. Per una cifra di circa venti euro nei giorni feriali e trenta euro nei fine settimana, offre la sua interpretazione del “cattivo” in luoghi pubblici concordati con il cliente. In alcuni casi, suggerisce persino la possibilità di un confronto fisico, in cui il cliente avrebbe l’opportunità di dimostrare il proprio coraggio affrontandolo.

È una messinscena

Sulaiman insiste sul fatto che si tratta semplicemente di una recita, paragonandola a uno scherzo o a una performance simile alla WWE, in cui nessuno si fa male. Per rafforzare la sua immagine da “cattivo”, ha condiviso una foto in cui appare con i capelli spettinati e una sigaretta spenta. Il servizio ha rapidamente guadagnato popolarità, diventando virale sui social media, con alcuni che lo hanno definito un’idea brillante.

Tuttavia, l’iniziativa ha anche suscitato dubbi legali ed etici. Alcuni utenti si sono chiesti se simulare molestie non costituisca comunque un reato. In Malesia, le leggi prevedono pene severe per chi viene riconosciuto colpevole di molestie sessuali, inclusi fino a tre mesi di carcere, multe e risarcimenti per eventuali danni emotivi o finanziari subiti dalla vittima.

Nonostante le polemiche, Sulaiman ha condiviso la sua prima “storia di successo”, raccontando di aver inscenato una molestia nei confronti di una donna mentre questa si allontanava per andare in bagno. Al suo ritorno, il fidanzato è intervenuto coraggiosamente, assumendo il ruolo dell’eroe. Sulaiman ha dichiarato che nessuno si è mai fatto male e che il suo servizio non è altro che un gioco di ruolo ben orchestrato, nel quale, a suo dire, l’unico a rimetterci è lui.

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