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Spettacolo

Simone Cristicchi: “Quando sarai piccola? Amadeus l’aveva scartata. Un aspetto mi ha stupito”

Simone Cristicchi: “Quando sarai piccola? Amadeus l’aveva scartata. Un aspetto mi ha stupito”. Simone Cristicchi su Quando sarai piccola. In una intervista a ‘Il Corriere della Sera’, il cantautore romano, 48 anni, rivela alcuni retroscena sul brano che ha avuto un gran successo al Festival di Sanremo. Ve be proponiamo alcuni passaggi.

Mamma Luciana ha gridato per la felicità quando Simone Cristicchi ha emozionato la platea dell’Ariston cantando «Quando sarai piccola». La signora in platea con il trucco sbavato è diventata un simbolo, ma chiunque di noi martedì sera ha ricevuto un whatsapp con l’emoticon in lacrime. Cristicchi ha spiegato: «Mamma non si esprime bene con le parole… Urlava e in quei suoni meravigliosi, anche se non ho potuto comprendere il senso delle parole, ho sentito gioia».

L’emozione ha coinvolto non solo il pubblico, ma anche lo stesso Cristicchi. «Pensavo peggio… ma mi aiuto ascoltando in cuffia canti gregoriani». È rimasto sorpreso dalla reazione della platea: «Quando ho visto la standing ovation non ci potevo credere… non immaginavo arrivasse anche ai giovani. Pensavo che questa canzone fosse adatta a una sensibilità più adulta, dai 25 anni in su».

Poi ha riflettuto sulla sua posizione nel panorama musicale contemporaneo: «Sono un oggetto non identificato per lo streaming, dove sono quello con meno ascoltatori mensili, e anche per le radio. Eppure ricevo consensi traversali». Nonostante ciò, ha sottolineato che per lui la poesia ha un valore che va oltre i numeri: «Credo però che la poesia non si debba basare sui numeri, ma su altri parametri».

Simone Cristicchi: “Quando sarai piccola? Amadeus l’aveva scartata”

Cristicchi ha poi raccontato la storia del brano: «L’ho scritta 5 anni fa e racconta il mio vissuto. È cambiata nel tempo». Ha spiegato come inizialmente mancasse una parte importante: «Nella prima stesura non c’era il passaggio sulla rabbia che c’è nello special perché nella mia esperienza personale quel momento è arrivato dopo e ho voluto dare risalto anche alla mia parte ferita».

Riguardo all’eventualità di riscriverla oggi, Cristicchi ha risposto con decisione: «Sì, perché il testo è stato cesellato e perché la situazione di mamma è stabile». Ha chiarito che l’intento non era solo raccontare l’Alzheimer dal punto di vista medico, ma trasmettere un’esperienza universale: «Con questa canzone però volevo raccontare più che le connotazioni medico patologiche dell’Alzheimer, il ciclo di vita di un’esperienza personale. Ho cercato l’universalità: “Io ti aiuterò” è anche uno sguardo al futuro».

Cristicchi ha anche spiegato perché abbia aspettato tanto prima di presentare il brano: «L’avevo proposta anche ad Amadeus». Tuttavia, non serba alcun rancore per il rifiuto iniziale: «Nessuna rabbia, sono fatalista e credo che siano le canzoni a decidere quando sono pronte per gli altri». Anzi, ha espresso gratitudine per come siano andate le cose: «Anzi, ringrazio Amadeus per non averla scelta: nei suoi Festival sarei stato a disagio e fuori luogo».

Infine, ha concluso con una nota più leggera, parlando del concerto che avrebbe tenuto nella cattedrale di S. Siro a Sanremo: «Avrei voluto fare anche un comunicato stampa fake per scherzarci sopra». Ha anticipato i contenuti dello spettacolo: «Domani (ieri ndr) farò un concerto con un coro nella cattedrale di S. Siro qui a Sanremo. Ci saranno le mie canzoni e monologhi dai miei spettacoli teatrali».

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