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Salute

Sindrome dell’impostore, cos’è, come si manifesta, i sintomi e 4 miti sfatati: lo studio

Sindrome dell’impostore, cos’è, come si manifesta, i sintomi e 4 miti sfatati: lo studio. La sindrome dell’impostore si manifesta come la convinzione persistente di non meritare i propri successi, attribuendoli a fattori esterni come la fortuna o l’aiuto di altri, piuttosto che alle proprie capacità. Nonostante non sia un disturbo psichiatrico ufficialmente riconosciuto, viene studiata approfonditamente.

Il concetto fu introdotto nel 1978 dalle psicologhe Pauline Clance e Suzanne Imes. Recentemente, uno studio condotto da Bassima Tewfik del MIT Sloan, insieme a Jeremy Yip e Sean Martin, ha sfatato quattro miti comuni riguardanti questa sindrome.

Il primo mito è che sia un fenomeno permanente. In realtà, i ricercatori descrivono la sindrome come dinamica e fluttuante, utilizzando l’espressione “pensieri impostori al lavoro” per sottolinearne la natura temporanea. Questo approccio consente di sviluppare strategie più efficaci per affrontarla. Il secondo mito è che colpisca principalmente le donne. Anche se gli studi iniziali si concentravano sulle donne professioniste, le ricerche più recenti dimostrano che uomini e donne ne sono affetti in egual misura.

Il terzo mito è che sia intrinsecamente negativa. Al contrario, può portare a benefici, come un’attenzione maggiore verso gli altri e migliori prestazioni nei compiti interpersonali, poiché chi ne soffre tende a sviluppare una mentalità di servizio per compensare la percezione di incompetenza. Infine, non esistono prove definitive che colleghino la sindrome a esiti negativi; gli effetti avversi potrebbero essere attribuiti a fattori sottostanti.

I sintomi

Tra i sintomi della sindrome si trovano ansia, difficoltà ad accettare elogi, paura irrazionale del fallimento, confronto costante con gli altri e la tendenza a minimizzare i propri risultati. Secondo Susan Albers della Cleveland Clinic, chi ne soffre spesso evita opportunità di crescita per timore di fallire o si sforza eccessivamente nel tentativo di compensare le proprie insicurezze.

Per affrontare questa condizione, è utile separare emozioni e fatti, sfidando i pensieri negativi con prove concrete delle proprie capacità. Riconoscere i propri successi, evitando confronti eccessivi con gli altri, può aiutare a sviluppare fiducia in sé stessi. Parlare con persone di fiducia o con un professionista può offrire una prospettiva equilibrata. Infine, è importante agire, anche attraverso piccoli passi, per superare la paralisi causata dai dubbi.

Pur non avendo una diagnosi medica formale, la sindrome dell’impostore può influire significativamente sulla vita personale e professionale. Riconoscerla e adottare strategie adeguate può aiutare a mitigarne gli effetti.

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