Vanessa Scalera: “Successo? È arrivato al momento giusto. Se ho fallito prima vuol dire solo una cosa”. Vanessa Scalera e il successo (“meritato”) arrivato al momento giusto, e non solo. In una intervista a ‘Io Donna’, l’attrice pugliese, 47 anni, ripercorre le tappe della sua carriera che l’hanno portata fino alla consacrazione di oggi. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Per vederla sul palcoscenico bisogna andare al teatro Argot di Roma, a Trastevere, luogo a cui è molto legata sin dagli inizi della sua carriera. Tuttavia, da qualche tempo si concentra principalmente su cinema e televisione, seguendo l’esempio degli attori inglesi che sanno muoversi con naturalezza tra i diversi mezzi espressivi. Riguardo a questa scelta, spiega: “Olivia Colman, in effetti, passa agilmente dalle serie tv di grande successo a testi straordinari e ai film. Ma in Inghilterra c’è uno showbusiness meno settorializzato che da noi. Io amo il teatro, ma quella di andare in tournée è una decisione difficile da prendere se sai che in quei due mesi di girovagare potrebbe arrivare una proposta irresistibile”.
Quando le viene chiesto se cinema e televisione siano tentazioni irresistibili perché le ha sempre desiderate o perché è importante cogliere un momento così felice, risponde: “Entrambe le cose. Ogni attore, indipendentemente dalla sua provenienza, che abbia fatto la scuola di teatro o il Centro sperimentale, desidera la macchina da presa. Io ho sempre voluto fare l’attrice, ma pensavo che il cinema e la tv fossero più difficili da raggiungere del teatro. Uno spettacolo lo puoi mettere in piedi, se vuoi, anche con due lire e un piccolo palco. Però da quando il cinema e la tv hanno bussato alla mia porta mi godo la sorpresa. Trovo che me lo sono meritato. Non ho tolto lavoro a nessuno e sono felice di quello che faccio”.
Vanessa Scalera: “Successo? Mai avuta sindrome dell’impostore”
A differenza di molti artisti, non ha mai sofferto della sindrome dell’impostore. Spiega infatti: “Ad ammettere di essersi meritati quello che si ha si rischia l’accusa di superbia. Ti dicono che ti fai il santino da sola. Ma io non ho mai avuto la sindrome dell’impostore. Anzi no: l’ho avuta a scuola, durante le lezioni di matematica. Quel disagio che provavo in classe però non l’ho mai sentito nel mio mestiere. Io so che occupo quel posto per i miei meriti. Punto. Sono felice che – nonostante il riconoscimento sia arrivato tardi, e non lo voglio sottolineare più, perché diventa un ritornello poco interessante – sia arrivato al momento giusto. Se ho fallito prima vuol dire che in realtà non lo volevo, che per mille motivi avevo fragilità che non mi consentivano di sfondare i muri. Raggiungere a questa età quello che ho sempre desiderato è una soddisfazione davvero grande”.
Vanessa Scalera: “Successo? È arrivato al momento giusto”
Il suo talento emerge anche nei ruoli più intensi e complessi. A breve tornerà sul piccolo schermo nei panni di Imma Tataranni, un personaggio che descrive così: “Imma mi diverte molto perché scatena in me l’animale teatrale. A scuola ci dicevano: ‘Quando pensi di costruire un personaggio prendi una corriera e guardati attorno’. Ora la corriera non la prendo più, ma l’umanità la guardo lo stesso. E poi sono una grande appassionata di Chi l’ha visto e di Un giorno in pretura… Noi siamo chiusi nelle città, luoghi che escludono la socialità. Ma io vengo da un piccolo paese (Latiano, 13mila anime in provincia di Brindisi, ndr) e quando mi chiedo: ‘Ma non starò esagerando interpretando Imma Tataranni oppure la Lucia di Storia della mia famiglia?’ (su Netflix, dal 19 febbraio, ndr). Allora penso a tutti gli eccessi che ho visto coi miei occhi dalle mie parti. Io non sono un’interprete borghese, non ancora, sono personaggi che non mi offrono…”.
Vanessa Scalera: “Rivendico origini ma non sia un cliché”
Rivendica con orgoglio le sue radici: “Io nemmeno sono di provincia, io sono paesana. Che è molto oltre. Ogni cellula di me parla ancora quella lingua“. Anche nei personaggi che interpreta, come Imma e Lucia, emerge un approccio realistico e sincero. Entrambe le figure sono attratte da uomini più giovani, una scelta che lei stessa giustifica affermando: “L’importante è che non diventi un cliché, basta un attimo per svuotare una scelta di significato. E poi Imma non rinuncia al marito, semplicemente affianca all’amore che prova per lui un’attrazione che non deve per forza essere sessuale, be’, insomma un po’ lo è, ma in lei è soprattutto una tenerezza che le ricorda sé stessa a quell’età. Non ci trovo niente di strano nel fatto che una donna si innamori o vada a letto con un uomo più giovane di lei. Ma se siamo qui a parlarne è perché ancora scandalizza, la questione non è risolta. La sessualità femminile è da sempre un tabù. Prenda la masturbazione: si parla solo di quella maschile. Mai il contrario. C’è una pruderie sul desiderio femminile, siamo intrisi di cattolicesimo. Per questo fa scalpore se una donna va a letto con uno di vent’anni di meno“.
Vanessa Scalera: “Via il vel9 della sposa immacolata”
Con Imma Tataranni, l’attrice vuole rompere gli stereotipi femminili: “Dobbiamo toglierci il velo, che non è un velo nero, non è un burqa, è quello bianco della sposa immacolata, della vergine Maria. Fino a quando della sessualità femminile non si parlerà liberamente non arriveremo alla fine del processo che è in corso“.
Di fronte all’attuale situazione sociale e politica, non nasconde un certo pessimismo: “Non sono mai stata votata all’ottimismo sfrenato, ma questo momento mi getta davvero nello sconforto. Mi dico: vado in Spagna? Ma temo salterà anche quell’ultima roccaforte. Quello che vedo in Italia mi abbatte. E quello che viene dall’America, quella prepotenza, temo che contagerà anche noi. Io non credo di appartenere a questa festa“.
Tuttavia, trova rifugio negli affetti più cari: “La mia più cara amica, Serena, mia compagna di classe a Latiana, con i suoi tre figli, è il mio nucleo di riferimento. Torno a Latiana ogni volta che posso, la mia famiglia che è lì è la mia tana. Poi ci sono i compagni dell’Argot, Filippo Gili, Francesco Frangipane”.
Seguici anche su Facebook. Clicca qui
Aggiungi Commento