Giorgio Marchesi: “Le onde del passato? Bonnard colpito da Anna per un motivo. Anna Valle guida come Lewis Hamilton”. Giorgio Marchesi su Le onde del passato, l’attore bergamasco, 51 anni, veste i panni del commissario Luca Bonnard nella fiction in onda su Canale 5. Ne parla in una intervista a ‘Tv Sorrisi e Canzoni’ della quale vi proponiamo alcuni passaggi.
Giorgio Marchesi racconta il ritorno del suo personaggio, Bonnard, all’Isola d’Elba per seguire un nuovo caso, un viaggio che lo porta anche a ritrovare una vecchia conoscenza. «Anna lo colpisce subito non solo perché è una bella donna, ma c’è qualcosa di più forte. Ha l’impressione di averla già conosciuta e infatti scopre che vent’anni prima si erano incontrati, anzi le aveva proprio salvato la vita, cosa che poi lei ricambierà».
Tra le scene più intense della serie ce n’è una in cui Luca si immerge e rischia di annegare. Per Marchesi è stata un’esperienza particolare, dato che era la sua prima volta da sub. «Sì, e ho provato grande curiosità e divertimento, più che paura. Il mare lo rispetto, mi piace ma non è la mia dimensione, preferisco la montagna. Per me è come stare su Marte».
Giorgio Marchesi: “Le onde del passato? Bonnard colpito da Anna per un motivo”
Non sono mancate altre situazioni potenzialmente pericolose sul set, anche se l’attore scherza sul fatto che la più rischiosa sia stata quando si trovava vicino ad Anna Valle alla guida. «A parte quando ero vicino ad Anna Valle che guidava, nessuna (ride). Lei è come Lewis Hamilton. Al volante è abilissima e sul set ha guidato qualsiasi mezzo, incluso un gommone. Una volta è partita talmente a razzo che mi sono dovuto aggrappare per non cadere!».
Oltre al lavoro, Marchesi condivide con il suo personaggio anche il ruolo di padre e riflette su questa esperienza. «Anch’io, ora che stanno crescendo, ho più complicità con i miei figli, che cominciano a scherzare con me come io faccio con loro». Per quanto riguarda Luca, il suo alter ego nella serie, l’attore si chiede se se la cavi bene come genitore single. «Difficile dirlo. Diciamo che Lorenzo, suo figlio, è nell’età in cui lo scontro è dietro l’angolo, ma di base vanno d’accordo, si prendono in giro e poi sono cresciuti insieme in una casa che immagino piuttosto disordinata».
Un altro elemento che caratterizza Bonnard è l’abbandono da parte della moglie, sparita nel nulla anni prima. Marchesi riflette su questo tema e sul suo rapporto con la sindrome dell’abbandono. «Sinceramente non credo di averne sofferto. Ogni tanto vorrei andare in analisi, e allora forse sì che salterebbe fuori qualcosa (ride)».
Giorgio Marchesi: “Anna Valle guida come Lewis Hamilton”
La trama della serie si sviluppa intorno a un caso sempre più intricato, un elemento che affascina particolarmente l’attore, amante dei rompicapi. «Amo i gialli alla Agatha Christie, come questa serie. Abbiamo un gruppo di persone che potrebbero essere colpevoli e tanti colpi di scena interessanti». Tuttavia, quando gli si chiede se il finale sarà aperto o chiuso, mantiene il riserbo. «Mi spiace, non lo posso dire».
Negli ultimi anni Marchesi ha interpretato diversi ruoli legati alla giustizia, dall’avvocato in “Studio Battaglia” al magistrato in “Vanina Guarrasi – Un vicequestore a Catania”. A questo proposito, racconta il suo rapporto con tribunali e commissariati. «Abbastanza buono. Per fortuna solo una volta ho chiamato un avvocato, ma per una cosa piccola. Per quanto riguarda la polizia, volevano togliermi tre punti dalla patente. Ma se ho torto la mia tecnica è ammettere subito la colpa. Così quella volta non mi hanno sequestrato il motorino, anche se avevo la revisione scaduta ed ero passato con il rosso per correre a teatro».
Guardando ai suoi impegni futuri, l’attore conferma il ritorno sul set di “Vanina Guarrasi”. «Sì, inizieremo le riprese ad aprile. Nel frattempo sono a teatro con “Il fu Mattia Pascal”, che sarà in tournée fino al 2 marzo, e poi sto preparando una nuova serie per la Rai».
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