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Claudio Lippi: “Io povero dalla sera alla mattina, mi dissero ‘è finita’. Lorella Cuccarini un amore impossibile, quindi un’amica”

Claudio Lippi: “Io povero dalla sera alla mattina, mi dissero ‘è finita’. Lorella Cuccarini un amore impossibile, quindi un’amica”. Claudio Lippi povero dalla sera alla mattina, il conduttore, 79 anni, ripercorre le tappe più significative della sua vita privata e professionale, in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

Claudio Lippi ha vissuto un’infanzia segnata da un improvviso tracollo economico del padre Vittorio, consulente finanziario. «Papà era un consulente finanziario, si era stancato di tagliare teste. Un vecchio amico lo chiamò: “A Masnago c’è un burrificio che potremmo rilevare, ci mettiamo in società”. Lui si fidò. E quello un bel giorno scappò con i soldi».

Da un giorno all’altro la famiglia passò da una condizione agiata alla rovina. «Dalla sera alla mattina. Vennero a prendermi a scuola con il pulmino per le consegne del burro: “Claudio, è finita, siamo a pezzi”». Fu in quel momento che il suo destino prese una nuova direzione. «Non ho fatto nemmeno l’esame di maturità. Avevo un contratto pronto con la casa discografica Bluebell, lo tenevo nel cassetto. Richiamai. Sembra cinico, ma è grazie a questa sventura familiare che ho cominciato il mio percorso».

La sua carriera musicale iniziò subito con un grande successo. «Non sono Morandi, però del mio primo disco, una cover di Dean Martin, vendetti un milione di copie. Sono riuscito a pagare il miliardo di lire di debiti lasciati da papà. Potevo rinunciare all’eredità, invece la accettai, per senso del dovere. La vita ti dà molto e molto ti toglie».

Claudio Lippi: “Io povero dalla sera alla mattina, mi dissero ‘è finita’”

Nei primi anni della sua carriera, fondò il gruppo musicale «La Pattuglia Azzurra» insieme a Massimo Boldi, che suonava la batteria. «E suo fratello Fabio alle tastiere. Massimo era dolcissimo, con funzioni cerebrali aliene, un vero Cipollino, è un complimento. Un antesignano di Luca Laurenti. A suonare ci metteva l’anima, ogni tanto cambiava ritmo e se ne andava per conto suo. Gli ho voluto molto bene». Tuttavia, il loro finanziatore sparì all’improvviso. «Scappò senza darci i soldi».

Per mantenersi, Lippi tentò un’altra strada, quella della vendita di birra, ma senza successo. «Giravo per le enoteche, ma ero già conosciuto — “Lei non è Lippi il cantante?” — e non mi prendevano sul serio. In un anno non ho venduto una birra, però ne ho bevute migliaia».

Successivamente, approdò anche al cinema, partecipando al musicarello «Piange il telefono» accanto a Domenico Modugno. «Domenico Modugno era il mio idolo. Al primo ciak, per l’emozione, ci misi 40 minuti per emettere un suono. Lo stesso mi accadde alla prima puntata de Il pranzo è servito, programma che mi aveva lasciato Corrado. Restai muto, come un ebete, non mi si apriva la bocca».

La sua carriera televisiva si intrecciò con la storia della televisione privata italiana, e in particolare con Silvio Berlusconi, che condivideva un appartamento con il fratello Franco. «Oh sì, in centro a Milano. Erano, come dire, coinquilini. Facevano i turni. Quando a uno dei due serviva libero, avvisava l’altro».

Claudio Lippi: “Berlusconi? Al primo incontro ero restio”

Fu proprio Franco a proporgli un incontro con Silvio. «Franco mi disse: “Ho parlato con Silvio, pensa a una tv, vuole vederti”. Ero restio, visti i miei precedenti. Invece fu molto convincente, le capacità economiche poi c’erano tutte. A Mike Bongiorno consegnò un assegno in bianco per convincerlo a lasciare la Rai. A me lo diede già compilato. Lessi la cifra. Generosissima. “Ma questo è fuori di testa”?».

Il successo televisivo arrivò anche grazie a una coincidenza. «Ero nell’ufficio di Lele Mora. Mi chiese di accompagnarlo da Simona Ventura. “Così ti presento quelli della Gialappa’s”. Ero pazzo di loro. In studio c’era il caos. Teo Teocoli se n’era andato sbattendo la porta, a pochi minuti dalla registrazione. Marco Santin mi disse: “La puntata la fai tu”. “Io? Ma sono qui col gessato”. “Non importa, buttati”. “Non so niente, sembrerò un deficiente”. “Benissimo”. Per l’ansia ho rischiato l’infarto, che poi mi è venuto anni dopo».

Non sempre però le esperienze televisive furono positive. Di «Domenica In», condotta insieme a Paolo Bonolis, Lippi ha un ricordo negativo. «Lo fu. Paolo è un Gemelli, tende a prevaricare, l’ultima parola è sempre la sua. Con Magalli dovevamo presentare un gioco. Forse una volta saremmo riusciti a dire una frase intera, prima che intervenisse lui. Eppure mi diceva: “Sei il mio maestro”. Non andai all’ultima puntata, mi diedi malato. Bonolis se la legò al dito. Ci siamo incontrati la settimana scorsa, in treno. È stato cordiale. Nessun rancore».

Claudio Lippi: “Addio Buona Domenica? Non confividevo i contenuti”

Anche l’esperienza a «Buona Domenica» con Paola Perego si interruppe presto. «Eh, quando c’è di mezzo Lucio Presta… Non condividevo i contenuti del programma, volgarissimi. Anche Paola era imbarazzata durante il ring tra Sgarbi e Alessandra Mussolini». Riflettendo sulla sua vita, Lippi riconosce di aver affrontato molte difficoltà. «Che tante volte sono caduto e altrettante mi sono rialzato, magari depresso ma sorridente».

Nel mondo dello spettacolo ha avuto molti colleghi, ma un solo vero amico. «Ho buoni rapporti con tanti, ma se penso all’amicizia con la A maiuscola, per me sacra, quella per cui si può stare a guardarsi negli occhi per ore senza parlare, c’è solo Fabrizio. Abbiamo condiviso periodi difficili sul lavoro. Era innamorato della vita, se n’è andato nel momento più bello. Dovevamo vederci a cena, mi è rimasta la convinzione che un giorno mi chiamerà».

Sul fronte sentimentale, il bilancio è positivo, anche se non senza rimpianti. «Nel complesso bene. A parte quando mi sono separato da mia moglie Kerima. Già fuori dal tribunale, la guardavo andarsene e pensai: “Mi sa che ho fatto una cazzata”. Oggi vivo con lei, da fratello e sorella, data l’età. Faccio mia la frase di Costanzo su Maria De Filippi: “Vorrei morire con la mia mano nella sua”».

Claudio Lippi: “Lorella Cuccarini un amore impossibile, quindi un’amica”

Nel suo passato c’è stata anche una relazione con Luana Ravegnini. «Abbiamo verificato che la crisi arriva davvero al settimo anno. Ci siamo lasciati e non è stato indolore, però meglio che sforzarsi a stare insieme. Sono contento che abbia realizzato il sogno di diventare mamma e che sia serena».

Nel 2023, Lippi è stato allontanato dalla Rai per alcune presunte dichiarazioni su un dirigente, vicenda che nega fermamente. «Mai dette. C’è una mia querela al tribunale di Roma. Una brutta storia. Nessuno ha voluto ascoltarmi per sentire la mia versione, non mi ha chiamato nemmeno un usciere». Oggi, il veto su di lui è caduto, ma aspetta ancora un ritorno in tv. «No, è caduto da un anno. Potrei rientrare, sto qui buono, aspettando che mi chiamino. Intanto ho girato un servizio per Le Iene sulle Rsa».

A proposito delle colleghe celebri. Simona Ventura era «una simpatica pazza che sa di esserlo», mentre Lorella Cuccarini «un amore impossibile, quindi un’amica. Secondo Lippi, Antonella Clerici «ha un unico difetto: in trasmissione mangia troppo e poi cerca le diete. Ora la vedo felice». E Natalia Estrada un «altro mio amore mancato, espresso in grande amicizia. Una compagna che ha reso il lavoro divertente e sereno. Le ho fatto scoprire io la passione per i cavalli». Poi Michelle Hunziker che «vive ridendo, nonostante tutti i casini che ha passato», ed Elisa Isoardi. Che gli «faceva tanta tenerezza».

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