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Ora legale 2025, lancette avanti e un’ora di sonno in meno: la data

Ora legale 2025, lancette avanti e un’ora di sonno in meno: la data. L’inverno sta ormai lasciando spazio a giornate più luminose, segnando il progressivo allungarsi delle ore di luce. Con l’avvicinarsi della primavera, il sole tramonta sempre più tardi, portando con sé un cambiamento importante: il ritorno dell’ora legale 2025. Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo, alle 2 del mattino, le lancette degli orologi andranno spostate avanti di un’ora.

Oggi, la maggior parte dei dispositivi elettronici effettua il cambio automaticamente, riducendo al minimo il rischio di dimenticanze, ma è comunque buona abitudine controllare gli orologi analogici e quelli di elettrodomestici non connessi a internet. Il passaggio all’ora legale comporta una perdita di un’ora di sonno, ma in compenso le giornate sembreranno più lunghe, con un prolungamento della luce serale.

Questo non solo favorisce una maggiore possibilità di svolgere attività all’aperto dopo il lavoro, ma permette anche un significativo risparmio energetico. L’ora solare tornerà invece domenica 26 ottobre 2025, riportando le lancette indietro di un’ora.

In Italia, l’ora legale è stata ufficialmente reintrodotta nel 1966, con lo scopo principale di ridurre il consumo di energia elettrica, sfruttando al massimo la luce naturale nelle ore serali. Le sue origini, tuttavia, risalgono a molto prima: la prima sperimentazione avvenne durante la Prima Guerra Mondiale, come misura straordinaria per risparmiare risorse, e fu poi ripresa durante la Seconda Guerra Mondiale.

Le statistiche

Oggi, le statistiche confermano l’efficacia di questa soluzione: negli ultimi sei anni, il passaggio tra ora solare e ora legale ha consentito un risparmio complessivo di circa 6 miliardi di kilowattora, traducendosi in un risparmio economico di circa 900 milioni di euro. Tuttavia, l’aumento delle ore di luce serale porta anche a un maggior utilizzo delle automobili per il tempo libero, con un conseguente incremento del consumo di carburante.

Oltre agli aspetti economici ed energetici, il cambio d’ora ha anche un impatto sul benessere fisico. Il nostro organismo, abituato a un preciso ritmo circadiano, può risentire dell’alterazione del ciclo sonno-veglia, manifestando sintomi simili a quelli del jet lag. Nei giorni immediatamente successivi al cambio d’ora, è comune avvertire insonnia, stanchezza, difficoltà di concentrazione e irritabilità. In particolare, le persone più sensibili agli sbalzi di routine, come bambini, anziani e chi soffre di disturbi del sonno, potrebbero avere bisogno di qualche giorno per adattarsi completamente al nuovo orario.

Nonostante le discussioni periodiche sull’opportunità di mantenere o abolire l’ora legale, il suo impatto resta significativo, influenzando abitudini quotidiane, consumi e benessere psicofisico. Per affrontare al meglio questo cambiamento, gli esperti consigliano di anticipare gradualmente l’orario di riposo nei giorni precedenti e di esporsi il più possibile alla luce naturale, in modo da aiutare il corpo ad adattarsi più rapidamente al nuovo ritmo.

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