Trump nomina un 13enne agente dei servizi segreti: DJ Daniel è lo 007 più giovane di sempre. Donald Trump nomina un 13enne agente dei servizi segreti ma c’è un motivo dietro gesto, che è davvero nobile. Proprio così, dopo le repressioni woke, migliaia di licenziamenti, l’umiliazione in diretta mondiale al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, le minacce di dazi a tutto il mondo, il presidente degli Stati Uniti si è concesso un attimo di umanità.
Durante il suo primo discorso in seduta congiunta al Congresso, il tycoon ha nominato il tredicenne DJ Daniel, un ragazzo del Texas che lotta da anni contro il cancro, agente onorario dei servizi segreti. Mentre il ragazzino sedeva in galleria, Trump ha raccontato la sua storia, rivelando che gli era stata diagnosticata una rara forma di cancro nel 2018 e che gli erano stati dati solo cinque mesi di vita.
Ma contro ogni previsione, DJ ha continuato a lottare, senza mai abbandonare il suo sogno di diventare un agente di polizia. “Stasera, DJ, ti faremo il più grande onore di tutti”, ha dichiarato Trump. “Chiedo al nostro nuovo direttore dei servizi segreti, Sean Curran, di nominarti ufficialmente agente dei servizi segreti degli Stati Uniti”.
L’ovazione
La camera è esplosa in un applauso e più di una dozzina di democratici si sono uniti ai repubblicani in un raro momento di unità, alzandosi in piedi per celebrare DJ. Suo padre, sopraffatto dall’emozione, lo ha sollevato in aria mentre la galleria della Camera scandiva il suo nome: “DJ! DJ!”. Il direttore dei servizi segreti Curran si è quindi avvicinato al ragazzo, porgendogli un distintivo ufficiale mentre gli applausi continuavano. DJ, raggiante, ha abbracciato Curran in segno di gratitudine.
Ma il momento di bipartisanismo è stato fugace. Mentre Trump è passato a discutere delle politiche sanitarie della sua amministrazione, gli applausi si sono affievoliti dalla parte democratica. La deputata democratica Rashida Tlaib ha sollevato in silenzio una lavagna con la scritta “Hai tagliato la ricerca sul cancro”, in segno di protesta per le decisioni di bilancio del presidente. Inoltre, un parlamentare repubblicano ha gridato “MAHA baby!”, una rivisitazione dello slogan della campagna di Trump “Make America Great Again”, con l’intento di sottolineare la posizione del presidente in materia di sanità.
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