Scoperto il numero di spermatozoi che allunga la vita di tre anni: lo studio. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Human Reproduction, gli uomini con uno sperma di migliore qualità possono vivere fino a tre anni in più rispetto a quelli con una qualità inferiore. I ricercatori hanno analizzato i dati sulla qualità dello sperma di circa 80.000 uomini, seguiti per un massimo di 50 anni.
Si tratta del più grande studio mai condotto sul legame tra qualità dello sperma e mortalità, i cui risultati hanno mostrato che gli uomini con oltre 120 milioni di spermatozoi mobili avevano un’aspettativa di vita superiore di circa due o tre anni rispetto a quelli con meno di 5 milioni di spermatozoi mobili. A guidare la ricerca, la dottoressa Lærke Priskorn e dal dottor Niels Jørgensen dell’Ospedale universitario di Copenaghen.
I dati provengono da 78.284 uomini sottoposti a esami della fertilità, con una qualità dello sperma variabile da molto buona all’assenza di spermatozoi. La valutazione ha incluso volume dello sperma, concentrazione degli spermatozoi e percentuale di quelli mobili e di forma normale.
Il dottor Priskorn ha spiegato che precedenti ricerche avevano suggerito un legame tra infertilità maschile e mortalità, e lo studio è stato condotto per verificarlo. I ricercatori hanno scoperto che gli uomini con una conta mobile totale superiore a 120 milioni vivevano in media 2,7 anni in più rispetto a quelli con una conta mobile totale tra 0 e 5 milioni. Inoltre, l’aspettativa di vita diminuiva progressivamente con il peggioramento della qualità dello sperma.
Il legame tra qualità dello sperma e longevità
Il legame tra qualità dello sperma e longevità non è stato spiegato da malattie pregresse nei dieci anni precedenti l’esame dello sperma, né dal livello di istruzione. Gli studiosi ipotizzano che una scarsa qualità dello sperma possa essere un indicatore di problemi di salute sottostanti che influenzano sia la fertilità che il benessere generale. Esaminare la qualità dello sperma potrebbe quindi fornire informazioni utili per individuare precocemente condizioni di salute potenzialmente problematiche.
Il dottor Jørgensen ha sottolineato la necessità di comprendere meglio la relazione tra qualità dello sperma e salute maschile. Lo studio suggerisce che alcuni uomini apparentemente sani, ma con una qualità dello sperma compromessa, potrebbero essere a rischio di sviluppare malattie in età avanzata. Le valutazioni della fertilità, generalmente effettuate in giovane età, potrebbero rappresentare un’opportunità per individuare e mitigare tali rischi.
Gli studiosi hanno suggerito ulteriori ricerche per esplorare eventuali legami tra scarsa qualità dello sperma e cause specifiche di morte, come il cancro o le malattie cardiache. Il professor John Aitken dell’Università di Newcastle ha definito lo studio “storico” e ha ipotizzato che lo stress ossidativo, un processo in cui i radicali liberi danneggiano le cellule, possa essere una delle cause alla base di questa associazione, poiché è noto che influisce sia sulla qualità dello sperma sia sull’invecchiamento.
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