Demi Moore: “The Substance lancia un messaggio che amo profondamente. Un aspetto mi ha commossa”. Demi Moore su The Substance, l’attrice statunitense, 62 anni, è la protagonista del film tra l’horror e la satira femminista diretto da Coralie Fargeat. Ne parla in una intervista a ‘Io Donna’ della quale vi proponiamo alcuni passaggi.
A proposito di raggiungere una versione migliore di sé, in ogni aspetto della vita, l’attrice rivela: “Sono sempre stata alla ricerca di una versione migliore di me, in tutti i sensi. La differenza tra la vicenda di Elizabeth e la mia è che io sono consapevole del fatto che il mio non è un percorso ‘aperto al pubblico’, è tutto interiore”.
Demi Moore: “The Substance lancia un messaggio che amo profondamente”
Questo percorso interiore è iniziato nel 2006 e continua ancora oggi. “E continuo a parlarne… Tutte le cose che facciamo confluiscono in un’unica corrente d’acqua, quella dell’accettazione e dell’amore; le altre sono strumenti, anche pericolosi, che ci invitano all’avventura. Ognuno di noi ha certamente esperienze differenti, che si tratti di carriera o d’altro. Ma, alla fine, conta solo raggiungere un punto di grande pace, uno stato di grazia e a questo ci arrivi con una sincera compassione e accettazione di chi tu sei a livello profondo. Non è un processo automatico, semmai qualcosa cui dobbiamo costantemente lavorare. Ecco, devi inoltre abbandonare ogni forma di giudizio e pregiudizio: è forse questa la ragione per cui il film è entrato in risonanza non solo con tante donne, ma anche con vari uomini”.
The Substance, nonostante i suoi temi profondi, riesce anche a far sorridere e a mostrare un lato ironico. “È stata viscerale, mi ha trasportata in un’altra dimensione e mi ha permesso di raggiungere stati emotivi molto intensi. Coralie è una storyteller e un’autrice che ama sia i simboli e la realtà virtuale sia gli aspetti tecnici delle riprese, così era importante per me rimanere invece ancorata anima e cuore al quotidiano. Dovevo rappresentare il punto di contatto, l’elemento umano della pellicola”.
Demi Moore: “The Substance? Un aspetto mi ha commossa”
Il tema dell’accettazione di sé è centrale nella sua esperienza personale, segnata da difficoltà sia nell’adolescenza che nell’età adulta. “Non c’è stato un momento preciso, piuttosto un lungo percorso verso l’accettazione e il perdono, che mi ha portata prima ad accettare, poi ad amare me stessa. Sono passata attraverso esperienze molto dure, da giovane ho torturato il mio corpo, ho fatto cose pazzesche, ma ora penso che la vita trovi un suo modo di realizzare per noi quel che noi stessi non riusciamo a fare… Impari a lasciarti andare, a lasciare perdere: è uno dei grandi regali che ti fa il passare degli anni. Cominci a provare emozioni e bellezza nell’imperfezione”, dice.
E ancora: “Io ho amato profondamente il messaggio di questo film: ‘non esiste una te migliore di… te stessa’. Quando finisci nella trappola di paragoni disperati la vita diventa miserabile, una schiavitù, e questa prigionia non sempre si attenua o si risolve col tempo. Il cammino di cui parlo può iniziare in qualsiasi momento della vita, e la cosa che più mi ha commossa di questo film è stata la sua ricezione, questo messaggio ha raggiunto in modo intenso pur tanti giovani”.
L’anteprima del film al Festival di Cannes è stata un’esperienza indimenticabile, segnata da un’inaspettata e calorosa accoglienza. “Era una cosa nuova per me: ero in stato di shock, stupita, sorpresa, e onorata. Non mi ero aspettata niente, neppure quando mi si diceva che era un bellissimo lavoro. Non avevo nessuna idea di come il pubblico avrebbe reagito, sapevo solo che valeva la pena di correre quel rischio. Per essere la mia prima volta al Festival di Cannes, non poteva certo andare meglio di così!”.
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