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Salute

Attacchi epilettici di notte, il materasso che salva la vita ai pazienti: la mossa in 20 secondi

Attacchi epilettici di notte, il materasso che salva la vita ai pazienti: la mossa in 20 secondi. Un nuovo materasso tecnologico sviluppato presso la Harvard Medical School di Boston potrebbe ridurre i decessi dovuti agli attacchi epilettici di notte, che causano migliaia di morti all’anno, principalmente quando i pazienti dormono a pancia in giù.

La morte improvvisa e inaspettata nell’epilessia (SUDEP) colpisce soprattutto durante le crisi notturne, spesso legate a difficoltà respiratorie causate dalla posizione prona. Il materasso è progettato per rilevare automaticamente le crisi e girare i pazienti su un fianco o sulla schiena, permettendo loro di respirare meglio e riducendo così il rischio di morte per asfissia.

Questo materasso innovativo sembra un modello standard ma è dotato di una tecnologia avanzata. Al suo interno, è suddiviso in camere verticali contenenti molle di gomma gonfiabili collegate a una pompa d’aria. Queste molle possono espandersi rapidamente da circa 8,9 centimetri fino a un massimo di 35,6 centimetri di altezza. Quando i sensori di movimento, nascosti negli strati di schiuma vicini alla superficie, rilevano i movimenti anomali tipici di una crisi epilettica, il sistema valuta anche la posizione del paziente grazie ai sensori di pressione che misurano come il peso è distribuito sul letto.

Se viene rilevata una crisi in posizione prona, il microchip integrato nel materasso attiva le molle gonfiabili sul lato necessario per ruotare il corpo del paziente, sollevandolo e girandolo delicatamente su un fianco o sulla schiena. Questa manovra libera le vie respiratorie, consentendo una respirazione più agevole durante la crisi, anche se non interrompe l’attacco stesso. L’intero processo dura circa 20 secondi.

L’idea nata dalla campagna per prevenire la morte in culla

L’idea alla base del materasso nasce dal successo della campagna per prevenire la morte in culla, che ha dimostrato come far dormire i neonati sulla schiena riduca significativamente il rischio di soffocamento. Attualmente, il materasso è stato testato solo su volontari sani, con un peso massimo di circa 82,5 chilogrammi, per verificarne l’efficacia nel girarli rapidamente e senza sforzo. I risultati, pubblicati sulla rivista medica online medRxiv, hanno mostrato che il dispositivo è in grado di identificare correttamente la posizione prona nel 97% dei casi e di girare i pazienti nel 100% dei casi, impiegando in media solo 21,75 secondi.

Ley Sander, professore di neurologia presso l’University College di Londra e direttore medico dell’Epilepsy Society, ha riconosciuto il potenziale del materasso per migliorare la sicurezza durante il sonno delle persone epilettiche, sottolineando tuttavia la necessità di ulteriori studi prima di considerarlo una soluzione definitiva. Sander ha osservato che la SUDEP rappresenta una grande preoccupazione per i pazienti epilettici e le loro famiglie, e ha affermato che il materasso potrebbe cambiare l’ambiente di sonno per chi ha crisi epilettiche in posizione prona.

Tuttavia, come riporta il Daily Mail, il neurologo Markus Reuber ha espresso cautela, sottolineando che, sebbene molte morti per SUDEP avvengano in posizione prona, non è garantito che girare il paziente su un fianco o sulla schiena prevenga tutti i decessi. Ulteriori test sono necessari prima che il prodotto possa essere reso disponibile su larga scala, ma potrebbe rappresentare un’importante innovazione nella prevenzione dei decessi legati agli attacchi epilettici di notte (foto da archivio).

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