Coma_Cose: “Sanremo? Quest’anno c’è stata una differenza rispetto a prima. Vita fusa? C’è un vero augurio per il futuro”. Coma_Cose su Sanremo e il nuovo album Vita fusa (uscito lo scorso 7 marzo). Il duo musicale composto da Francesca Mesiano e Fausto Lama ne parlano in una intervista a ‘Tv Sorrisi e Canzoni’ della quale vi proponiamo alcuni passaggi.
Tra i brani sanremesi che continuano a risuonare nella mente del pubblico c’è “Cuoricini”, la hit che Fausto e California, in arte Coma_Cose, hanno portato sul palco dell’Ariston nella loro terza partecipazione al Festival. «Ormai siamo dei veterani! Siamo molto contenti di come è andata, quest’anno l’atmosfera è stata più distesa e rilassata. Volevamo divertirci e mostrarci sotto una luce nuova. Il momento più surreale? Sicuramente il duetto con Johnson Righeira!», confidano.
Questo desiderio di raccontarsi si riflette anche nel loro nuovo album, “Vita fusa”, fuori dal 7 marzo. «Questo è un regalo che abbiamo voluto fare a noi stessi. Dopo tanti anni insieme è facile perdere di vista ciò che siamo stati, alcuni ricordi sfumano. Crediamo sia importante valorizzare le cose belle che abbiamo fatto».
All’interno dell’album si percepisce anche un augurio per il futuro, come racconta Fausto: «C’è anche un vero augurio per il futuro perché canto “Se parti con me, ti regalerò un anello all’anno come i cerchi di un albero”. Stare insieme non è facile, richiede impegno e noi vogliamo continuare a superare gli ostacoli insieme».
Coma_Cose: “Sanremo? Quest’anno c’è stata una differenza rispetto a prima”
Il disco, che definiscono della consapevolezza, è caratterizzato da sonorità sperimentali e testi intensi. «Ci piace sorprendere chi ci ascolta spaziando tra vari generi, brani pop radiofonici e ballate più intime. Spesso ci si aspetta un certo mood o colore da un artista, con noi questo non succede mai. Per noi è essenziale diversificare generi e sonorità: amiamo la musica pop ma vogliamo mantenerci liberi di esplorare», spiega California.
Al centro di “Vita fusa” c’è un profondo senso di tenerezza. «Abbiamo cercato di metterci a nudo raccontando la nostra storia. Comporre le canzoni di questo disco è stato un percorso quasi terapeutico e abbiamo voluto trasmettere un’idea di tenerezza anche visivamente, come la copertina con il gattino bianco. Nel disco precedente c’era molta rabbia, qui invece c’è serenità, dolcezza e ironia. È il progetto della consapevolezza» aggiungono.
Dopo il lungo tour nei festival estivi, a ottobre si preparano a debuttare nei palasport con due date importanti: il 27 a Milano e il 30 a Roma. «È un bel traguardo per festeggiare i dieci anni di carriera. Cosa ci aspetta nel futuro? Vorremmo dedicarci anche a progetti individuali, non necessariamente legati alla musica, per ricaricare le energie dopo tanti anni vissuti intensamente».
Seguici anche su Facebook. Clicca qui
Aggiungi Commento