Delitto di Garlasco, clamorosa svolta 18 anni dopo l’omicidio di Chiara Poggi: c’è un nuovo indagato. C’è una clamorosa svolta nelle indagini sul delitto di Garlasco. A 18 anni dell’omicidio di Chiara Poggi, spunta un nuovo indagato da una indagini aperta dalla procura di Pavia con i carabinieri del Nucleo investigativo di Milano. Si tratta di una novità che potrebbe riscrivere la storia del delitto in cui perse la vita la giovane il 13 agosto 2007.
Per l’omicidio di Chiara Poggi, ricordiamo, nel 2015 è stato condannato, in via definitiva, il fidanzato Alberto Stasi, che si trova in carcere a Bollate da 10 anni. A questo punto Stasi potrebbe sperare in una futura revisione del processo. Perché la nuova ipotesi degli inquirenti è che chi ha ucciso la 26enne Chiara Poggi abbia lasciato la sua traccia sulla scena del crimine.
A riportare la notizia è ‘Il Corriere della Sera’, secondo cui i magistrati di Pavia sostengono che una traccia di DNA rinvenuta intorno a due dita della vittima rappresenterebbe una sorta di “firma”. La procura esclude che il materiale genetico appartenga ad Alberto Stasi, ritenendo invece che sia riconducibile ad Andrea Sempio, oggi 37enne, che all’epoca del delitto aveva 19 anni ed era amico del fratello di Chiara. Sempio conosceva la vittima, frequentava la villetta di via Pascoli e nei giorni precedenti all’omicidio aveva avuto contatti telefonici con lei. Attualmente è indagato dalla procura di Pavia per concorso in omicidio.
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