Basta ridurre il consumo di un alimento per abbassare drasticamente il rischio cancro: la scoperta. Uno studio della Harvard Medical School ha rivelato che basta ridurre il consumo di un alimento per abbassare drasticamente il rischio cancro: il burro. Secondo i ricercatori, il consumo eccessivo di burro è associato a un aumento del 15% del rischio di morte per qualsiasi causa, mentre il consumo di oli vegetali, come quelli di mais, oliva e colza, sembra favorire una maggiore longevità.
Lo studio ha monitorato oltre 221.000 americani per 50 anni, analizzando la loro dieta tramite questionari alimentari. I risultati hanno mostrato che sostituire il burro con oli vegetali riduce il rischio di morte del 20%. Inoltre, un aumento di 10 grammi al giorno di oli vegetali ha portato a una riduzione dell’11% del rischio di morte per cancro e del 6% per malattie cardiache. Al contrario, un incremento di 10 grammi di burro al giorno ha aumentato il rischio di morte per cancro del 12%.
I ricercatori hanno calcolato che semplicemente sostituendo una piccola quantità di burro con olio di semi si riduce il rischio di morte del 17%. Durante il periodo di studio, sono deceduti 50.932 partecipanti, tra cui 12.241 per cancro e 11.240 per malattie cardiache. Gli esperti ora invitano la popolazione a prestare attenzione alle proprie scelte alimentari. Il professor Tom Sanders del King’s College di Londra ha sottolineato che il burro contiene elevate quantità di grassi saturi e alcuni acidi grassi trans, ma è povero di grassi polinsaturi, mentre gli oli di soia, colza e oliva sono ricchi di grassi insaturi e poveri di saturi.
Il messaggio chiave dello studio
Il messaggio chiave dello studio è che gli oli vegetali insaturi sono una scelta più salutare rispetto al burro. Ciò è particolarmente rilevante considerando la crescente disinformazione sui social media riguardo ai presunti effetti negativi degli oli vegetali. È noto che i grassi saturi contribuiscono ad aumentare il colesterolo e il rischio di malattie cardiache, favorendo l’accumulo di depositi di grasso nei vasi sanguigni, aumentando così il rischio di ictus. Inoltre, un consumo eccessivo di grassi saturi può portare all’aumento di peso, un fattore di rischio per il diabete di tipo 2.
Per questo motivo, come riporta il Daily Mail, la British Heart Foundation consiglia a chi è preoccupato per il colesterolo di sostituire il burro con la margarina, che contiene una maggiore percentuale di grassi insaturi, considerati benefici per la salute del cuore. Tuttavia, non tutti gli oli vegetali sono uguali. Alcuni studi recenti suggeriscono che gli oli di semi, come quelli di colza, girasole e mais, potrebbero essere associati a malattie come il diabete di tipo 2, malattie cardiache, depressione e persino Alzheimer, a causa degli alti livelli di acidi grassi omega-6, potenzialmente pro-infiammatori.
Altri ricercatori sostengono invece che gli omega-6 siano essenziali per la salute, contribuendo a mantenere la pelle sana e a ridurre il colesterolo cattivo, diminuendo così il rischio di malattie cardiache.
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