Marcella Bella: “Lite con Rettore? Lei la racconta sbagliata. Flirt con Red Canzian senza importanza, non era amore”. Marcella Bella sulla lite con Rettore, il flirt con Red Canzian, e non solo, la cantautrice siciliana, 72 anni, ripercorre le tappe più significative della sua vita privata e professionale in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
All’inizio della sua carriera, Marcella Bella si faceva chiamare semplicemente Marcella, perché il cognome le sembrava presuntuoso. «Sembrava che mi dessi delle arie. A scuola poi mi prendevano in giro chiamandomi “Marcella brutta”. Quando è venuto fuori anche mio fratello Gianni ho recuperato il cognome».
Il successo arrivò nel 1972 con “Montagne verdi”, canzone che segnò i suoi vent’anni e la sua partecipazione al Festival di Sanremo. «Sanremo 1972, l’unica dei giovani ad arrivare in finale. Ero una sconosciuta, il giorno dopo la cantavano tutti. Domenico Modugno mi fece tanti complimenti». La canzone ha continuato a vivere nel tempo, tanto che recentemente è stata adottata dal Bayern Monaco come nuovo inno. «Mi è venuta la pelle d’oca a vedere tutta quella gente intonare la mia canzone in tedesco. Sono fiera che sia stata scelta da una grandissima squadra. Dopo più di 50 anni ha trovato nuova vita».
Nel 2025 è tornata a Sanremo, classificandosi all’ultimo posto, ma non se ne è preoccupata. «Che me ne importa? Mi mancava, mai arrivata così in nessuna classifica. E poi si sa che porta bene. Infatti impazzo su tutti i social, piaccio ai ragazzini e ai bambini». Naturalmente, in una carriera così lunga, non sono mancate le delusioni. «In 56 anni di carriera ho avuto le mie delusioni, qualcuno mi ha trattato come non meritavo. O mi ha sparlato alle spalle. Io prendo fuoco facilmente — come hanno scritto Gianni e Mogol per Celentano — però poi mi passa e non porto rancore».
Marcella Bella: “Lite con Rettore? Lei la racconta sbagliata”
Quando si parla di gelosia, Marcella racconta un aneddoto che la riguarda. «Una volta ho sentito mio marito che parlava al telefono con una donna. “È il mio parrucchiere”, mentì. Mi salì il sangue alla testa e lanciai il biberon di mio figlio contro il muro. La parete con le macchie di latte e biscotti sembrava un quadro di Picasso».
Nel corso della sua giovinezza, ebbe un breve flirt con Red Canzian dei Pooh. «Senza importanza, non era amore ma un calesse». Anche Julio Iglesias tentò di conquistarla. «Un playboy. Una sera a cena cominciò a farmi una corte spudorata. Sussurrò: “Marcelita, ma tu lo tienes un fidanzato?”. “Sì, è qui seduto accanto a me”».
L’amore vero, però, lo ha trovato in Mario, il suo compagno dal 1979 e marito dal 1989. «Il nostro rapporto lo viviamo come due fidanzati, non da marito e moglie. Ci punzecchiamo, facciamo gli stupidini, evitiamo la noia. Il gioco nella coppia è importantissimo». Anche nella vita quotidiana, Marcella ama curarsi, come dimostrano le sue celebri ciabattine col tacco. «Mi piace essere curata anche in casa, sempre bella e profumata. Lui apprezza. Se mi vede senza rossetto rosso si preoccupa: “Stai male?”».
Si dice anche che indossi tacchi altissimi persino per cucinare la parmigiana. «Quelle sono le scemenze che ogni tanto rifilo ai giornalisti. Però diciamo che non è difficile vedermi così». Quando nacque il suo primo figlio, non era ancora sposata con Mario, che all’epoca aspettava il divorzio. Si racconta che Mina l’abbia chiamata per solidarietà, ma lei smentisce. «Ma no, eravamo amiche, in quel periodo giocavamo a carte insieme. Giacomo lo abbiamo voluto, non è capitato, erano già gli anni ’80 eh».
Marcella Bella: “Flirt con Red Canzian senza importanza, non era amore”
Un episodio curioso della sua carriera avvenne durante un concerto a Napoli, quando un giovane spettatore cercò di tirarle giù la gonna. «Era sotto al palco, un ragazzino. Portavo una sottana lunga con l’elastico in vita, si era attaccato all’orlo e non lo mollava. Rischiavo di restare in mutande. Gli ho dato una microfonata sulle dita».
Marcella Bella è sempre stata schietta nei suoi giudizi. A «Ora o mai più» dichiarò che Valeria Rossi era stonata, anche se ora minimizza. «Non ricordo. Stonate ce ne sono tante, ora ho imparato che non si dice». Tuttavia, non esitò a rimproverare Alba Parietti quando, in giuria a Sanremo 2007, le diede un 7 con la motivazione che erano amiche. «“Se lo sei davvero, mi dai un 10, anche un 20”. Alba sì scusò tanto, con lei è impossibile stare bisticciate, non sopporta i musi lunghi, non ti molla finché non fai pace, è un martello pneumatico».
Un altro litigio storico fu quello con Donatella Rettore a Sanremo ’86. «Eh, lei la racconta sbagliata. Mi prendeva in giro dicendo che portavo i tacchi alti perché ero bassa. Ripeteva che il festival non le piaceva. “Che ci sei venuta a fare?” sbottai. Vincenzo Mollica commentò: “Questo succede quando ci sono due primedonne”. “Io ne vedo solo una”, rispose Rettore. “E sono io”, aggiunsi. Ma questo lei se lo dimentica sempre. Oggi però mi vuole tanto bene».
Infine, Marcella Bella ha avuto anche qualche discussione legata alla musica, come l’accusa di plagio rivolta ad Anna Tatangelo per la canzone «Bastardo». «Le ho solo detto in modo materno: “Guarda che io ho cantato Uomo bastardo due anni fa, prima di te”. Ha finto di non saperlo, figurati».
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