Claudia Gerini: “In Us Palmese sono terribilmente presuntuosa. Un tema che mi sta a cuore”. Claudia Gerini su Us Palmese, l’attrice romana, 53 anni, è in sala dal 20 marzo in Us Palmese, dove interpreta un’eccentrica poetessa. Ne parla, tra le altre cose, in una intervista a ‘Io Donna’ della quale vi proponiamo alcuni passaggi.
Nel film Us Palmese interpreta un’eccentrica poetessa e, per calarsi nel ruolo, ha dovuto imparare il dialetto locale con l’aiuto di un coach, lavorando con grande attenzione sui dettagli del personaggio. “I Manetti Bros riescono, in qualche modo, sempre a tirarmi fuori qualcosa di speciale”, racconta l’attrice, che è già stata diretta dal duo in Diabolik. Poi descrive il suo personaggio: “Mi chiamo Adele Ferraro, sono eccentrica, porto capelli lunghi neri con un turbante, fumo un sigarillo, vivo nel mio salotto e, soprattutto, sono terribilmente presuntuosa”.
Il film ruota attorno al calcio, ma soprattutto esplora il potere dei sogni e la loro capacità di cambiare una vita. Quando le viene chiesto quali desideri non ha ancora realizzato, riflette su quanto abbia già vissuto: “In effetti ne ho esauditi parecchi, ho anche ballato con Raffaella Carrà e cantato con Claudio Baglioni, per dirla in una battuta. Direi che è molto”, aggiunge ridendo. “A dodici anni erano i miei miti, se solo lo avessi saputo prima…”.
Claudia Gerini: “In Us Palmese sono terribilmente presuntuosa”
Nel corso della sua carriera ha interpretato una vasta gamma di ruoli: moglie, madre, amante, showgirl, cantante, politica, violoncellista, criminale, agente. Ma c’è ancora qualche personaggio che vorrebbe portare in scena? “Non so, non ho mai fatto la farmacista ad esempio, la suora o una lavoratrice del sesso, così come le chiama Sean Baker, il regista del film premio Oscar Anora. Ho recitato, però, in quasi tutti i dialetti. In un episodio dell’Ispettore Coliandro sono arrivata anche a essere una donna turca esperta di arti marziali. Queste sfide mi attraggono da morire”.
Presto sarà nel cast di Sara – La donna nell’ombra, la serie crime tratta dai romanzi di Maurizio de Giovanni, in cui interpreta il capo di una divisione di agenti segreti accanto a Teresa Saponangelo. La serie affronta anche il tema della solidarietà femminile, un valore che sente particolarmente vicino. “Ne ho fatto la mia bandiera, è un tema che mi sta a cuore. Sul set ci sono molte donne e in genere siamo compatte, complici, almeno così mi sembra. Veniamo da secoli di dominio maschile in cui ci hanno voluto far sentire e credere di essere piccole, dandoci poco spazio. Ora ce lo siamo preso e ne siamo consapevoli, lo gestiamo. Siamo critiche e pratiche, lo vedo anche con le mie figlie di 15 e 21 anni che hanno un’opinione precisa su tutto. La sorellanza ci salva. E ci protegge”.
Claudia Gerini: “Io scartsts da Sorrentino ma non ne ho fatto un dramma”
Nel suo percorso ha affrontato anche il lato meno gratificante del mestiere, come l’essere scartata ai provini. Ha raccontato di aver provato frustrazione quando, ad esempio, per The Young Pope di Sorrentino il ruolo è andato a Cécile de France. “Faccio provini da quando ho quindici anni. La frustrazione fa parte del nostro mestiere. Nelle produzioni internazionali è abbastanza normale essere scrutinati per verificare se il personaggio è aderente, ma poi non è che ne faccia tanti. Non fa piacere essere scartati, ovvio, ma è un modo per mantenere una certa longevità professionale e mettersi in gioco. Quando non mi ingaggiano, la prendo con filosofia. A volte i rifiuti sono grandi occasioni, bisogna essere fatalisti. Tutto arriva per portare altro, il più delle volte”.
Racconta poi un aneddoto legato alla sua cerchia di amiche, nelle quali è diventata una sorta di love coach. “Ormai sono una love coach, un’esperta d’amore per loro. Alcune sono più fortunate delle altre, ma insomma se capita, non so, una crepa in un matrimonio, ripeto sempre di non disperarsi, significa che bisogna evolvere verso altro. Il fatto è che vogliamo controllare tutto, il nostro ego ci porta a essere estremamente possessivi verso quello che desideriamo e non vediamo cosa ci arriva realmente. Pecchiamo un po’ tutti di onnipotenza, a volte”.
Claudia Gerini: “Solidarietà tra donne è un tema che mi sta a cuore”
Dopo il suo esordio alla regia con Tapirulán, sta valutando nuovi progetti, anche se per ora non ha ancora un soggetto su cui lavorare. “Non ho ancora un soggetto su cui lavorare, ma ho diversi progetti in corso come produttrice. Presto sarò sul set di un film della regista rumena Ligia Ciornei, una storia che si svolge poco prima dello scoppio della guerra in Ucraina. E in autunno sarò a New York per una lettura scenica su Tina Modotti al MaMa Theatre”.
Infine, parla della sua vita privata e del rapporto con i suoi ex, sottolineando che non le pesano i momenti da single. Ora, però, è in coppia. “Sono di nuovo in coppia, ridiamo molto con il mio compagno. I cinquanta sono un’età particolare. Parecchi uomini si identificano con quel numero anagrafico e smettono di sperimentare. Che peccato. Vorrei presentare loro mio padre. Quando mi lamento con lui, che ha 81 anni, mi risponde: Beata te che ne hai trenta di meno. Tutto è così relativo”.
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