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Compra marijuana online ma non gliela consegnano: va dalla polizia e denuncia lo spacciatore

Compra marijuana online ma non gliela consegnano: va dalla polizia e denuncia lo spacciatore. Un uomo compra marijuana online ma non gliela consegnano, così va dalla polizia e denuncia lo spacciatore na, ovviamente, finisce nei guai. È successo a Goiânia, una città del Brasile, capitale dello Stato del Goiás. Il cliente truffato è stato convocato dalla polizia dopo aver sporto denuncia per frode contro il pusher.

Secondo il delegato Humberto Teófilo della Polizia Generale di Goiânia, l’uomo dovrà rispondere per falsa denuncia di reato. Come ripirta Globo, il cittadino ha dichiarato di aver pagato circa 33 euro per 30 grammi di marijuana in una transazione avvenuta su WhatsApp, ma di non aver ricevuto la merce concordata. Nella denuncia, sostiene che il venditore abbia agito in malafede, violando la buona fede dell’accordo.

Tuttavia, il delegato ha spiegato che il reato di frode non può essere applicato a questa situazione, in quanto non esiste un rapporto commerciale legale tra consumatore e spacciatore. La vendita di droga, infatti, è già un crimine regolato dall’articolo 33 della legge sulle droghe, e situazioni di questo genere vengono generalmente archiviate perché considerate fatti atipici.

Nonostante l’illegalità dell’attività dello spacciatore, l’uomo ha insistito sulla necessità di mantenere la buona fede nei rapporti, lamentando che il venditore approfitti di chi consuma marijuana, sia per uso ricreativo che terapeutico. Ora, il denunciante dovrà testimoniare davanti alla Polizia Civile, mentre le autorità stanno anche indagando sul presunto spacciatore menzionato nella denuncia.

Usi della marijuana

L’uso terapeutico della marijuana si basa sulle proprietà medicinali dei suoi principi attivi, in particolare il THC e il CBD. Viene impiegata per trattare diverse condizioni, come dolore cronico, epilessia, nausea da chemioterapia, sclerosi multipla e disturbi dell’appetito associati a malattie gravi. In questi casi, l’uso è regolamentato e prescritto da un medico, con dosaggi controllati e modalità specifiche di somministrazione, come oli, capsule o inalatori.

Il consumo ricreativo, invece, ha lo scopo principale di generare effetti psicoattivi, come rilassamento o euforia. Non segue prescrizioni mediche ed è spesso associato all’inalazione di fumo o vapori. A livello legale, molti Paesi distinguono tra i due usi: quello terapeutico è ammesso in diverse nazioni, mentre quello ricreativo rimane illegale in molte giurisdizioni. La regolamentazione dell’uso medico mira a garantire sicurezza e benefici ai pazienti, evitando rischi di abuso o dipendenza.

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